Seicento espositori. Una «calata» in massa e in grande stile del vino piemontese a Vinitaly, la maggiore manifestazione del settore che si apre domenica alla Fiera di Verona. Una vetrina che rappresenta il Piemonte vitivinicolo in sintesi: oltre 45 mila ettari di vigneto (il 7% del vigneto Italia), più di ventimila aziende, 280 aziende industriali produttrici con 3300 addetti. Ancora: 54 cantine cooperative con 12 mila soci, 18 vini Docg e 43 Doc. Un fatturato di 352 milioni di euro (circa il 10 per cento del valore dell’intera produzione agricola regionale); 1,4 miliardi di euro il valore dell’export. Il sistema Piemonte è dotato di 14 grandi e piccoli Consorzi di tutela, 14 enoteche, 33 botteghe del vino, sette strade del vino.
Fra le novità di quest’anno la collaborazione fra regione Piemonte e Artissima, Internazionale di arte contemporanea, la più importante fiera d’arte contemporanea in Italia e tra le maggiori del settore a livello internazionale. Dal progetto è nato un concorso per valorizzazione il vino e che ha premiato Sara Enrico di Biella.
Per la medaglia Cangrande, conferita ogni anno ai benemeriti della vitivinicoltura segnalato dalle Regioni, il designato per il Piemonte è Giovanni Battista Marchisio: un simbolico premio alla carriera per questo patriarca di Vezza d’Alba che ha dedicato la sua vita al servizio e per lo sviluppo delle terre del Roero. è stato storico presidente c della società cooperativa Cantina del Nebbiolo di Vezza d’Alba.
Un altro elemento di novità è costituito dal Ristorante Piemonte nella Cittadella della Gastronomia, curato da tre grandi chef piemontesi: Davide Palluda, Maurilio Garola, Christian Milone, che propongono i piatti della migliore tradizione piemontese in abbinamento ai grandi Docg e Doc: 80 i coperti per tutti e quattro i giorni, dal 6 al 9 aprile.
Infine il Vinitaly and the City, il fuori salone che Vinitaly organizza al Palazzo della Gran Guardia nelle serate del 6 e 7 aprile.
Domenica 6 aprile nell’area istituzionale del Piemonte (Padiglione 10) alle 12 saranno presentati i Nebbioli dell’Alto Piemonte, con Lorella Zoppis Antoniolo, presidente del Consorzio Tutela Nebbioli e lo chef Luca Guglielmetti (ristorante Torre Alta di Romagnano Sesia). Alle 14 sarà presentato il progetto di valorizzazione dei paesaggi vitivinicole di Langhe Roero Monferrato; alle 15 «Scoprire i nebbioli dell’alto Piemonte e i loro territori»; Alle 16 «In cucina con il re dolce», un libro per scoprire gli abbinamenti con il Moscato d’Asti; alle 17 Agrinsieme Moscato.
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