Sarà un Vinitaly permanente e diffuso quello presentato a Roma e che avrà il suo fulcro a Verona dal 15 al 18 aprile. Permanente grazie all’innovativa directory online con 4.319 espositori da 33 Paesi e 13.000 vini iscritti ad oggi che, attraverso un portale informativo in italiano, inglese e cinese, consente un matching b2b tutto l’anno, progettato lungo la linea del nuovo sviluppo di servizi digitali previsto dal piano industriale.
È aumentato del 25% il numero degli espositori esteri del padiglione International_Wine Hall; sold out degli spazi in quartiere già a dicembre 2017; incoming di delegazioni commerciali selezionate da 58 Paesi; una media di operatori professionali provenienti ogni anno da 140 nazioni (nel 2017, 128 mila presenze totali di cui 48 mila dall’estero, di cui 30.200 buyer accreditati da 142 Paesi); una costante dell’offerta “greencrescita” con le aree ViVIT, VinitalyBio e Fivi;
Anche quest’anno il 52.° Vinitaly sarà preceduto dall’evento internazionale OperWine, che sabato 14 aprile fa da ouverture alla rassegna nel palazzo della Gran Guardia, presentando 107 aziende di tutte le regioni italiane, selezionate dalla rivista americana Wine Spectator.
Vinitaly si presenta come un unicum espositivo a livello internazionale grazie alla compresenza di Sol&Agrifood, salone internazionale dell’agroalimentare di qualità, e di Enolitech, appuntamento internazionale con la tecnologia innovativa applicata alla filiera del vino e dell’olio. Il tutto legato da un ensemble di chef stellati.
“Sempre più aziende estere si stanno accorgendo delle opportunità che Vinitaly mette in campo – ha commentato Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere – Lo conferma la crescita degli espositori e della superficie della International_Wine Hall. Sul fronte dell’incoming, abbiamo selezionato professionisti provenienti da 58 nazioni dei 5 continenti”.
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