Nel curriculum, alla voce “Esperienza lavorativa”, figurano due “passaggi” come bagnino al Parco acquatico Bolleblu di Borghetto Borbera (AL) e soprattutto di aiuto cuoco al “Manly Wine”, un ristorante di Sidney. Di questa tappa australiana, da lui fortemente voluta per farsi le ossa e forgiare il carattere, Mario Cannella è particolarmente orgoglioso: è l’estate 2010, si è da poco diplomato ragioniere, potrebbe proseguire e iscriversi all’Università, ma preferisce emigrare per una anno sabatico, dividendo il suo impengo tra il alvoro in cucina e le lezioni serali di inglese. Oggi Mario guarda a quei mesi come a un’opportunità di formazione irripetibile, da consigliere a tutti i ragazzi d’oggi. E lo dice lui, che dopo quella parentisi di lavoro, l’anno dopo ritorna in Italia e decide, allora, di riprendere gli studi che lo porteranno alla laurea triennale in Economia all’Università di Pavia 110 lode, un anno accademico all’Università di Birmingham, un Master al collegio Carlo Alberto di Torino e – sempre 110 lode – alla laurea in Economics all’Università di Torino. Poi assistente di ricerca alla BCE e oggi, a soli 25 anni, dottorato di ricerca in Ecnomics alla Northwestern University (Usa). Questi titoli e il sulo curriculum gli sono valsi l’assegnazione del Premio Liono Venini, istituito nel 2010 a Novara per volontà della famiglia Venini-Cornalba in mamoria del Cavaliere del Lavoro Lino Venini, l’illustre banchiere che per 25 anni guidò la Banca Popolare di Novara, in collobarazione con Fondazione BpN per il Territorio. La borsa di studio (25 mila euro) gli consentirà di proseguire i suoi studi all’estero, così come a Luigi Pollio di Salerno, l’altro studente che è risultato vincitore del presitgioso premio arrviato ala quinta edizione.
Anche Pollio (assente alla cerimonia di consegna per impegni di studio) ha un curriculum d’eccezione: Bachelor Degree all’Università di Salerno; un Master e un II Level Master of Science; Auditor of real analysis.
La cerimonia di premiazione si è svolta nelle sale di Palazzo Bellini, sede dell Banca Popolare di Novara, con l’intervento del presidente della Fondazione, Franco Zanetta, del segretario Paolo Cirri, di Gianluigi Zacchi, di Paolo Cornalba nipote di Venini, di Eliana Baici, direttore del Dipartimento studi per l’Economia e l’Impresa Università Piemonte orientale, che ha coordinato la commissione esaminatrice composta da docenti universitari.”Per noi – ha detto Zanetta – è una iniziativa molto cara esiamo grati alla famiglia che ci sta accanto nel ricordo di Lino Venini, figura carismatica che portò la Novara da 3 milairdi di utili nel ’70 a 112 nell’85. Imnpreziosì e trasformò questa sede in n museo nel quale noi oggi lavoriamo”. E baici: “Questa iniziativa e queste risorse consentono ai nostri giovani di perfezionarsi all’estero”. (g. f. q.)
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