Tre nuovi vigneti urbani ad alto valore storico e culturale entrano nella rete Urban Vineyards Association. L’ingresso è stato suggellato durante il primo convegno dell’associazione che si è svolto a Torino a Piano35, il ristorante più alto d’Italia: insieme a Vigna della Regina (Torino), Clos Montmartre (Parigi), Senarum Vinea (Siena) e Laguna nel bicchiere (Venezia), è stato dato il benvenuto alla Vigna di Leonardo di Milano, a Palermo con i vigneti autoctoni di Vigna del Gallo, e filari di San Francesco della Vigna sulla laguna veneziana.
Fondata con l’intento di tutelare il patrimonio storico e culturale che le Vigne Urbane rappresentano, a sei mesi dalla nascita la U.V.A. raddoppia i propri soci, riunendo a oggi sette vigne di sei città differenti, per coinvolgere anche gli altri vignerons urbani europei. Al convegno, organizzato all’interno di Grapes in Town – Vendemmia a Torino in collaborazione con la Regione Piemonte e la Città Metropolitana di Torino, erano infatti presenti anche le Vigne Urbane di Berlino e Lione, arrivate nel capoluogo sabaudo per conoscere da vicino la Rete, ponendo le basi per una futura collaborazione.
L’Associazione vuole portare avanti la realizzazione di un circuito delle Vigne Urbane: un percorso internazionale rivolto al turismo culturale di qualità che colleghi i vigneti cittadini d’Europa, unendo i filari del Nord Europa con quelli siciliani e mediterranei. In quest’ottica al convegno sono stati coinvolti anche alcuni professionisti del settore turistico con cui l’Associazione si è confrontata in materia, per approfondire le ultime frontiere dell’enoturismo e della promozione territoriale.
La Urban Vineyards Association, nata a Torino lo scorso 30 maggio, riunisce i vigneti storici all’interno delle grandi città europee che ancora oggi producono vini da preservare, amare e degustare. “Oggi è stato un giorno importante per la U.V.A. – commenta Luca Balbiano, presidente – avere tra noi tre soci di calibro internazionale è un traguardo molto importante per tutta l’Associazione. Presto coinvolgeremo anche le altre vigne cittadine d’Italia e d’Europa che, come noi, si prendono cura di questo straordinario patrimonio storico, enoico e culturale, per stimolare e far scoprire ai visitatori le nostre magnifiche città da un’altra prospettiva, originale e affascinante.”
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