Vola l’export del vino italiano, con gli States in testa al gradimento (664 milioni di euro). Lo rileva Assoenologi, la più importate associazione di categoria. Il direttore Giuseppe Martelli: <La fase espansiva della domanda internazionale registrata nel secondo trimestre ha impresso un netto miglioramento all’intero semestre. Il valore lievita da 2.387 a 2.542 milioni € + 6,4% contro il +3,8% registrato a marzo; i volumi riescono a recuperare parzialmente il gap della prima parte dell’anno riducendo la flessione delle consegne dal -2,1% al -1,7%, contrazione da individuare nelle caduta delle consegne del vino sfuso. Nota ancora più positiva resta la crescita del Valore medio unitario (Vmu) che passa nel confronto con lo stesso periodo del 2014 da € 2,40 a € 2,60/l>.
Distribuzione geografica. Il vino è sempre un termometro per misurare lo stato di salute e i trend in atto di un mercato e i dati del primo semestre confermano questa caratteristica. La crescita del vino registra +6,5% in valore rispetto allo scorso anno e si respira una buona atmosfera nelle aziende impegnate sul versante dei mercati esteri. Secondo il Centro Studi di Assoenologi il dato complessivo è positivo le realtà regionali mostrano un andamento non omogeneo. Il Veneto si conferma la regione leader con un valore di 855,4 milioni € e una crescita del +11,0%; in seconda posizione si colloca il Piemonte con un valore di 436,3 milioni e un trend stabile -0,6%. I vini piemontesi rossi Dop e Asti spumante, dopo una fase d’espansione, stanno attraversando un periodo di rallentamento. La Toscana vive una fase euforica caratterizzato da una robusta domanda nei principali mercati che imprime una netta accelerazione ai valori unitari. Il valore export registra un balzo da 339,8 a 427,5 milioni €, pari ad una crescita del +25,8%. Circa 270 milioni € sono originati dai flussi dei vini rossi Dop della Toscana, ai quali devono aggiungersi 10,5 milioni € da attribuire ai vini bianchi Dop della Toscana. Stabile la performance del Trentino Alto Adige con un valore di 244,7 milioni € +0,4% Fase negativa per Lombardia -7,5%, Emilia Romagna -14,9% e Marche -10,7%. Lazio e Abruzzo mostrano una crescente vivacità che tocca a fine del semestre valori compresi nella forbice del +8,5% e +8,7%. Le due grandi regioni del Sud mostrano una tiepida crescita Puglia +1,4% e Sicilia +5,2%, con rispettivi valori di 47,4 e 51,4 milioni €. Buona la crescita dei vini della Campania che registrano un incremento dei valori da 17,8 a 21,3 milioni €. Alla luce dei fatti è indubbio che la scelta dei produttori di puntare sui vitigni tipici autoctoni sta producendo ottimi risultati. La Sardegna accusa una flessione del -6,4% apparentemente non in grado di cogliere nella fase iniziale il trend espansivo.
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