Il “Tempio dell’Artiglio” è alla Cascina Fornace. E per un giorno l’azienda agricola nel Comune di Vespolate, condotta da Fabrizio Rizzotti, presidente dell’Associazione Agrimercato Novara e Verbano Cusio Ossola (Coldiretti), è diventata punto di riferimento della visita che la Provincia di Novara, con il suo presidente Matteo Besozzi, ha compiuto nella Bassa novarese. Rizzotti è il <custode> e il produttore di questa varietà appartenente alla stipre Indica (granello affusolatof e cristallino). L’incontro è avenuto con i vertici della nuova Provincia: il presidente Matteo Besozzi, Massimo Bosio (Agricoltura, Caccia e pesca, fauna selvatica) e Giuseppe Cremona (Ambiente programmazione territoriale).
Erano presenti anche i sindaci di Vespolate (Pierluigi Migliavacca), Tornaco (Gaudenzio Sarino) e Borgolavezzaro (Annalisa Achilli). Lo stesso Besozzi è sindaco di Castelletto Ticino, e Bosio è presidente del consiglio comunale della città di Novara.
A tutti è stato consegnato e illustrato dal segretario di zona Coldiretti Novara, Giovanni Vancetti, il dossier sul latte, con l’invito a tutelare il futuro del comparto attraverso una proposta di ordine del giorno, che in queste ore viene inviata anche a tutti i sindaci del territorio delle due province. Relativamente al settore riso, ricordando la grande mobilitazione di Coldiretti dello scorso mese di luglio, è stato evidenziato come alcune delle ragioni di Coldiretti, oggetto della piattaforma mobilitativa, sono state riprese dall’Autorità garante della concorrenza e del mercato, attraverso la segnalazione inviata alle locali Camere di Commercio.
“In un momento di grave crisi in cui il nostro Paese è alla ricerca di azioni e di risorse per il rilancio dell’economia e della crescita occupazionale, il made in Italy agroalimentare, è universalmente riconosciuto come straordinaria leva competitiva “ad alto valore aggiunto” per lo sviluppo del Paese” dice il direttore Gian Carlo Ramella, sottolineando che “nelle nostre due province, le filiere del riso e del latte sono di importanza primaria e, di conseguenza, devono essere valorizzate nella loro identità e rintracciabilità italiana e territoriale”.
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