Un picco, quello del comparto vitivinicolo, che con un +29% rispetto al 2014 ha trainato l’annata agraria del Piemonte, facendo registrare anche una prduzione lorda vendibile di 159 milioni di euro. Un tonfo, con un -14% della Plv nel settore latte, la cui crisi si è aggravata ulteriormente negli ultimi tre mesi. Questi sono i due dati salienti della fotografia agraria, illustrata dalla Coldiretti nella conferenza di fine anno.Passando in rassegna i comparti, per quanto riguarda la zootecnia da carne si registra una ripresa per la razza bovina Piemontese: tra l’altro anche nel 2015 è stato replicato l’accordo di filiera con McDonald’s per cui la Razza Piemontese è stata protagonista, 15 giorni a ottobre e novembre, in oltre 500 ristoranti italiani della multinazionale con l’hamburger dedicato McItal. Buono l’andamento per la risicoltura, anche se resta la preoccupazione per le importazioni.

A gravare è anche l’embargo russo, prorogato sino al giugno 2016. Ne ha risentito soprattutto il settore ortofrutticolo: il 60 pe rcento dei 5 milioni di quintali di frutta prodotti in Piemonte è nfatti destinato all’estero, dicui il 40% proprio alla Russia.

Prospettive: «A fine ottobre – ricorda Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte – è stato compiuuto un passo importante con l’approvazione del Programma di Sviluppo Rurale: si sono create opportunità per 2500 giovani, ai quali sono destinati 100 milioni di euro.».

Antonio De Concilio, direttore di Coldiretti Piemonte: «L’annata 2015 è stata caratterizzata dalla crisi delsettore lattiero-caseario che a fine marzo ha visto anche la cessazione del regime quote latte. Ora abbiamo la necessità di portare avanti i progetti di filiera e in particolre dovremmo lavorare per quella mangimistica, al fine di assicurare un prodotto di lata qualità, no Ogm».

(Foto: conferenza stampa di Coldiretti Piemonte)

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