Il riso italiano riparte da Expo in una serata magica, all’interno del padiglione Cibus è Italia di Federalimentare, dove l’Ente Nazionale Risi ha riunito gli Stati Generali del settore, politici, giornalisti, gastronomi, chef. Al centro e in tavola il riso Made in Italy, eccellenza assoluta del nostro agroalimentare, insidiato dalla concorrenza del Sudest asiatico che sta invadendo l’Europa. Paolo Carrà, commissario straordinario dell’Ente di tutela (nella foto con Patrizio Roversi) ha colto l’opportunità di Expo costruendo attorno al prodotto un interesse e un’attenzione che continueranno per tutta la durata della manifestazione espositiva. Nel padiglione la presenza del riso è visibile in uno spazio interattivo, dove storia, cultura e gastronomia s’intrecciano in un percorso che attraversa le principali zone di produzione, dal Piemonte alla Lombardia sino alla Sardegna.
Il dibattito sui danni che l’arrivo a valanga da Myanmar e Cambogia di riso a dazio zero produce ormai da anni. Per fronteggiarlo occorre una reazione comune, che coinvolga tutta la filiera e i politici italiana: l’obiettivo è premere sulla Commissione Europea affinché accolga la richiesta di salvaguardia avanzata dall’Italia. Ma finora Bruxelles si è dimostrata sorda. Ecco che allora serve un’altra azione, un spinta che parta proprio dal settore, tutto unito. Lo spunto arriva proprio dalla serata che l’Ente Risi ha organizzato con le Camere di Commercio e alcune Province del territorio. Davanti ai risotti di alto profilo cucinati da Angelo Silvestro (ristorante il Balin di Castell’Apertole nel Vercellese), con la presentazione di Patrizio Roversi e i contributi della regia di Franco D’Amato, si sono avvicendati al microfono imprenditori e esponenti politici.
Ecco alcuni dei loro buoni propositi.
Andrea Olivero, viceministro Politiche Agricole: «Dobbiamo spiegare all’Unione Europa che cosa sta avvenendo nel mondo del riso. In passato l’Ue ha giustamente finanziato il settore perché ha ritenuto necessario che crescesse. Ora viene abbandonato ogni sostegno proprio nel momento in cui si apre la competizione internazionale, con il rischio di cancellare tutto perché non abbiamo valutato le conseguenze di un’importazione priva di dazi. Non vogliamo protezionismo, ma neppure che gli investimenti siano travolti. Tra l’altro questa competizione non porta ricchezza né al Myanmar né alla Cambogia. Chiediamo all’Ue di riflettere su quella che sarebbe una follia, cioè abbandonare il settore a se stesso. Da parte nostra, in Italia c’è da fare un lavoro di riordino della filiera, che ha modelli organizzativi non più rappresentativi della realtà».
Mario Francese, amministratore unico Euricom e neo presidente Airi (Associazione industrie risiere italiane): «Conviviamo con più ombre che luci, ma tutti insieme posiamo uscirne, costruendo un progetto strategico di lun go periodo e riequilibrando l’asseto istituzionale. la qualità dovrà essere centrale, così come l’importanza delle denominazioni legandole al territorio».
Roberto Magnaghi, direttore Ente Nazionale Risi: «Per quanto riguarda la nuova legge sul riso siamo in dirittura d’arrivo, si sta lavorando sul collegato con la legge delega che dà la possibilità di riformare una legge datata 1958. In Italia abbiamo 107 varietà iscritte: alcune saranno raggruppate sotto i nomi delle varietà similari, ma al tempo stesso tuteleremo quelle tradizionali legandole al territorio, il consumatore vuole le denominazioni. Sul fronte dell’import non è più possibile rinviare: in Europa arrivano 275 mila tonnellate di lavorato, in Italia la superficie a Indica è stata ridotta di 40 mila ettari».
Un altro intervento, a sostegno di un’azione comune, sono arrivati da Roberto Formigoni, presidente della Commissione Agricoltura della Camera. La risaia come ecosistema è stato sottolineato da Massimo Gargano, direttore generale dell’Anbi (Associazione nazionale Consorzi di bonifica). Poi sono intervenuti Giuseppe Ferraris (ideatore del cartoon e del libro sulle fiabe del riso); la nutrizionista Mariangela Rondanelli; Antonio Salarelli (Storia del risotto); Giorgo Simonelli (docente di giornalismo radiofonico e televisivo); Romano Gironi, responsabile Centro Ricerche Ente Nazionale Risi; Natalia Bobba (presidente Associazione Donne del riso); Sonia Peronace (GialloZafferano).
Molti i protagonisti del mondo del riso e della politica fra i partecipanti: la senatrice Elena Ferrara (prima firmataria del disegno di legge approvato in Senato contro il cyberbullismo); la vicecomandante del Corpo Forestale, gen. Alessandra Stefani; l’ex presidente dell’Ente Risi, Piero Garrione; Giovanni Daghetta, presidente Cia Lombardia; Milena Battaglia (Ministero Politiche Agricole); Cristina D’Ercole (segretario generale Camera Commercio Novara).
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