Torna Bruma, il progetto per la protezione del riso dalla pyricularia oryzae. A partire dal 18 giugno riprendono infatti le attività sul controllo e monitoraggio del cosiddetto “brusone” nelle risaie piemontesi, grazie a un finanziamento della Regione Piemonte che ha confermato anche per il 2018 il progetto BRUMA “Applicazione di strumenti di supporto alle decisioni per la protezione del riso da Pyricularia oryzae in Piemonte” per il comparto “Territorio e ambiente” e la linea obiettivo: Studi e strategie di contenimento di problematiche fitosanitarie e malerbologiche di particolare gravità ed attualità”.
Gli attori del progetto
Il Progetto è supportato tecnicamente dal Settore Fitosanitario e servizi Tecnico Scientifici della Regione Piemonte, vede come coordinatore del progetto l’Ente Nazionale Risi che con i tecnici del Servizio di Assistenza Tecnica sul territorio e con il supporto di uno staff di professionisti di comprovata esperienza sulla tematica (dott.ssa Marinella Rodolfi e il Dott. Massimo Biloni) garantisce la base scientifica ed operativa del Progetto.
Un importante contributo al progetto viene assicurato da FAN – Fondazione Agraria Novarese, presieduta da Giulia Baldrighi, che mette a disposizione i captaspore per il territorio novarese, il tecnico atto alla loro gestione e la sede del laboratorio per l’analisi delle spore. La Provincia di Vercelli e il Sig. Vecco concedono in uso i captaspore per il territorio vercellese. Il progetto anche quest’anno può contare sul contributo della Fondazione Banca Popolare di Novara e sul supporto della Provincia di Novara per la divulgazione dell’iniziativa.
La divulgazione di un BOLLETTINO di allerta da rischio BRUSONE
specifico per le aree risicole del NOVARESE e del VERCELLESE
Nei nostri climi temperati la coltura del riso può essere pesantemente danneggiata da infezioni del fungo Pyricularia oryzae, agente causale della malattia nota come Brusone, distinguibile nei due principali episodi infettivi del “brusone fogliare” (solitamente visibile a fine giugno-luglio) e del “mal del collo” (agosto).
La comparsa e la diffusione delle infezioni sono fenomeni di non semplice previsione, essendo variamente correlabili a: inoculo infettivo aereo; condizioni meteorologiche; resistenza varietale; caratteristiche pedologiche e territoriali; pratiche agronomiche.
Grazie ad un team di esperti in grado di affrontare questa problematica con un approccio metodologico integrato sarà possibile offrire un adeguato ed affidabile supporto decisionale a tecnici e risicoltori per la protezione del riso dalla malattia. Questo grazie a indicazioni che vanno a guidare il risicoltore nello scegliere il momento più idoneo per lo svolgimento dei trattamenti fungicidi.
Ruolo di Ente Nazionale Risi
Ente Risi oltre a far parte e coordinare il pool di esperti responsabili della stesura del bollettino ha realizzato con il supporto di alcuni risicoltori, dei campi sentinella seminati con varietà a diverso grado di suscettibilità al brusone tipiche del territorio novarese e vercellese. Questi campi, localizzati nel raggio d’azione dei 6 captaspore (ma a una distanza tale da non influenzarne le misurazioni), consistono in appezzamenti o porzione di essi in cui non verranno eseguiti i normali trattamenti fungicidi.
Ogni 3 giorni, i tecnici ENR, svolgeranno rilievi approfonditi nei campi sentinella per individuare e quantificare le eventuali manifestazioni di sintomi della malattia. Tali sintomi, convertiti in valori di una apposita scala saranno incrociati con i valori relativi alla presenza di spore ottenuti dall’analisi al microscopio dei nastri del captaspore e all’indice di rischio potenziale d’infezione ottenuto dalla simulazione del modello. Questi tre parametri concorrono a quantificare i valori di segnalazione di rischio emessi con il bollettino
Le segnalazioni di rischio
Il bollettino consiste in valori di rischio infezione da brusone suddivisi per zona di rilevamento. Tali valori sono i seguenti:
Rischio 0 – basso: condizioni scarsamente favorevoli all’insorgenza del brusone;
Rischio 1 – medio/basso: condizioni favorevoli all’insorgenza del brusone solo in presenza di un fattore predisponente (varietà sensibili, terreni leggeri, concimazioni abbondanti,..);
Rischio 2 – medio/alto: condizioni favorevoli all’insorgenza del brusone in presenza di più fattori predisponenti (varietà sensibili, terreni leggeri, concimazioni abbondanti,..);
Rischio 3 – alto: condizioni estremamente favorevoli all’insorgenza del brusone.
Mentre le postazioni di monitoraggio sono le seguenti:
In territorio vercellese: Olcenengo, San Giacomo V.se, Trino V.se
In territorio novarese: Terdobbiate, Nibbia, Cameriano
Emissione dei Bollettini:
dal 18 giugno al 10 agosto ogni LUNEDÌ e GIOVEDÌ;
l’ultimo Bollettino sarà emesso il 17 agosto
Il Bollettino sarà gratuito, direttamente consultabile on-line sul sito della Regione Piemonte all’indirizzo http://www.3acloud.it:8000/pan/ e nei siti internet di Ente Nazionale Risi, della provincia di Vercelli, della provincia di Novara, della FAN, delle Associazioni di categoria.
Ente Nazionale Risi, diffonderà attraverso un sms direttamente sul cellulare il bollettino. Tutti i risicoltori che intendono usufruire del servizio del bollettino brusone direttamente sul cellulare e non sono già iscritti al servizio SMS di ENR devono richiedere il servizio a s.silvestri@enterisi.it o al numero 3667782826.
Il bollettino verrà inoltre diffuso attraverso e-mail da Fondazione Agraria Novarese e due volte la settimana da Agromagazine
You must be logged in to post a comment Login