Tavolo di concertazione permanente per il riso. Lo ha annunciato il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, che ha riunito a Roma l’intera filiera risicola per definire le strategie del settore.
Lollobrigida, con il sottosegretario La Pietra, ha invitato tutte le componenti della filiera a rappresentare le problematiche cui dare le soluzioni, per consentire al riso italiano di essere tutelato, conosciuto e apprezzato. Con Natalia Bobba, presidente dell’Ente Nazionale Risi, gli esponenti del comparto hanno illustrato i temi della reciprocità e la difesa del prodotto Made in Italy dalle importazioni che non pagano dazio, comprese quelle del riso già confezionato. Capitolo, quest’ultimo, particolarmente avvertito dall’industria di trasformazione, rappresentata da Mario Francese presidente di Airi (Associazione industrie risiere italiane). “E’ la prima volta – sottolinea Natalia Bobba- che siamo riusciti a mettere attorno a un tavolo ogni componente della filiera, compresa la grande distribuzione. Si è parlato anche di clausola di salvaguardia, lo “scudo” che avrebbe continuato a garantirci dalle importazioni a dazio zero se fosse stato prorogato. Un argomento che vogliamo riproporre all’attenzione di Bruxelles, benché le scadenze elettorali ci fanno supporre che tutto slitterà al prossimo autunno. Noi tuttavia non abbasseremo la guardia”.
Alla riunione ne seguiranno a breve altre per dare concretezza agli obiettivi che la filiera segnalerà e riterrà strategici. La presidente Bobba ha ringraziato il ministero per l’attenzione e l’appoggio finalizzato a garantire il giusto reddito a tutte le componenti della filiera.
Intanto, in questi giorni, proseguono i lavori di preparazione e semina nelle risaia italiana, sin qui ostacolate dalle avverse condizioni meteo. Sono tutte in ritardo. Sul fronte del mercato da segnalare una ripresa delle quotazioni per il tipo Indica (da contorno e insalate), che hanno superato i 50 euro/quintale. In questo momento molto apprezzato e ricercato non solo in Italia, ma in tutta Europa. La domanda dei consumatori è penalizzata dall’offerta, in quanto le importazioni di questa tipologia di riso negli ultimi mesi hanno faticato anche a causa dei problemi legati alò Mar Rosso e Canale di Suez, che obbligano le navi a circumnavigare l’Africa con un aumento esponenziale dei costi di trasporto.
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