Strasburgo: alt agli Ogm, ma via libera al miele con polline contaminato

Strasburgo: alt agli Ogm, ma via libera al miele con polline contaminato

apiDisco rosso per gli Ogm, ma via libera per il miele con polline contaminato da organismi geneticamente modificati. L’Europarlamento ha dato l’ok finale alla direttiva che consentirà’ ai Paesi membri dell’Ue di limitare o proibire la coltivazione di organismi geneticamente modificati (Ogm) sul territorio nazionale, anche se questi sono autorizzati a livello comunitario. In pratica è stata ricnosciuta la sovranità di ogni Stato, la libertà di non coltivare Ogm come ha fatto finora l’Italia e come chiedono quasi 8 cittadini su 10 (76%) che si oppongono al biotech nei campi. L’Assemblea di Strasburgo ha detto «no», a larga maggioranza (385 voti a favore, 201 contrari e 30 astensioni) alla coltivazione in Europa di organismi geneticamente modificati e ha chiesto alla Commissione europea di non fare proposte o rinnovare l’autorizzazione di qualsiasi varietà Ogm, «fino a quando i metodi di valutazione del rischio non saranno stati notevolmente migliorati».

Esultano i ssotenitori di questa tesi, in particolare la Coldiretti il cui presidente nazionale, Roberto Moncalvo, dice: < Siamo di fronte a un importante e atteso riconoscimento della sovranità degli Stati di fronte al pressing e alle ripetute provocazioni delle multinazionali del biotech. L’Europa da un lato, le Alpi e il mare dall’altro, renderanno l’Italia finalmente sicura da ogni contaminazione da Ogm a tutela della straordinaria  biodiversità e del patrimonio di distintività del Made in Italy. Per l’Italia gli organismi geneticamente modificati in agricoltura non pongono solo seri problemi di sicurezza ambientale, ma soprattutto perseguono un modello di sviluppo che è il grande alleato dell’omologazione e il grande nemico del Made in Italy”.

Diverso l’atteggiamento per la presenza pe il miele: la presenza di poline contaminato da Ogm n el miele venduto in Europa non dovrebbe essere indicata obbligatoriamente nell’etichetta: questa la posizione espressa a larga maggioranza (430 voti a favore, 224 contrari e 19 astenuti) dal Parlamento Ue. La plenaria di Strasburgo ha dato il via libera a un testo che approva la posizione già espressa dalla Commissione europea, secondo cui il polline dev’essere considerato una ”componente naturale” del miele e non un ”ingrediente”. Una dcisione che fa discutere: in pratica gli apicoltori dovranno etichettare il miele come ”contenente Ogm” soltanto se le tracce di organismi geneticamente modificati superano la soglia dello 0,9% del prodotto. Se invece gli eurodeputati avessero definito il polline come ‘‘ingrediente”, gli apicoltori avrebbero dovuto segnalare la presenza di Ogm nel polline, che a sua volta rappresenta al massimo lo 0,5% della massa del miele.

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