Sempre meno aziende agricole in Piemonte, così come nel resto d’Italia. negli ultimi cinque anni si sono perse 6777 imprese. questo il dato che emerge dal bilancio dell’annata agraria presentato da Confagricoltura Torino. Agricoltura ecostruzioni sono i setori che hanno registrato nel terzo trimestre 2014 un tasso di crescita negativo: entrambi hanno perso lo 0,15% delle imprese. Nel dettaglio: le aziende agricole piemontesi a tutt’oggi sono 56.176, contro le 62.953 del 2010.Nel 2013 le nuove iscritte sono state 1286, quelle cessate 4.148. E i lsaldo negativo è continuato anche nel terzo trimestre di quest’anno: nuove iscritte 175, cessate 313. Un trend che ricalca quello nazionale: nel 2013 erano 785.352, nel terzo trimestre 2014, 771.158. Le cause? Il settore primario è soffocato da burocrazia e costi di produzione. L’unico dato positivo arriva dall’export di porodotti alimentari e bevande in tutto il Piemonte: nel primo semestre 2014 il valore delle esportzioni di alimenti ha sfiorato 1,3 miliardi di euro e quasi 660 quello delle bevande, con Cuneo al primo posto (46,5%). In generale – questo il commento di Confagricoltura – si può affermare che le aziende agricole orientate a una presenza sul mercato internazionale sono quelle che registrano i migliori risultati. La stagnazione dei consumi interni non sembra infatti diminuire. «Al calo del numero delle aziende – commenta Paolo Dentis, presidente di Confagricoltura Torino – corrisponde spesso, d’altro canto, un rafforzamento delle realtà imprenditoriali che rimangono e continuano a investire. Il quadro politico ed economico non dà tuttavia fiducia al comparto: le imprese sono ancora soffocate da una pesante burocrazia e da costi di produzione troppoelevati».
Quella che si sta concludendo, il 2014, è stata un’annata anomala, caratterizzata da condizioni climatiche averse che hanno condizionato fortemente le coltivazioni (a cominciare dal riso sino al mais e al vino).
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