Incontro annuale sulle sementi certificate di riso organizzato dal Crea-Centro Difesa e certificazione Vercelli al Centro Ricerche Ente Nazionale Risi. E’, come sempre, un momento di confronto per fare il punto sulla situazione della risicoltura italiana. Introduzione della presidente di Ente Risi, Natalia Bobba, poi è intervenuto Filip Haxhari, responsabile del settore miglioramento genetico, che ha ricostruito la storia del settore riso in Italia, sottolineando il ruolo della ricerca e in particolare dell’ibridazione, di cui quest’anno ricorre il centenario del primo incrocio (a Vercelli nel 1924). EG si è soffermato sulle “troppe” varietà oggi coltivate nel nostro Paese. Haxhari è esplicito: “Dobbiamo migliorare le varietà e puntare sulla qualità della granella”.
Luigi Tamborini (Crea) ha illustrato il lavoro svolto per il controllo e la certificazione delle sementi: nel 2024 sono state riprodotte 185 varietà diverse di riso, di cui 117 registrate in italia. Complessivamente sono stati certificati 11.395 ettari dai quali sono state ricavate 263 partite di semente sottoposte a controllo. Patrizia Titone ha spiegato che la germinabilità è risultata inferiore a quella degli scorsi anni. Stefano Sacchi (Regione Lombardia) ha parlato dei nematodi del riso.
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