Seme certificato del riso, procedura semplificata

Seme certificato del riso, procedura semplificata

Con la circolare AGEA (Agenzia per le erogazioni in agricoltura) n.52656 del 1° luglio viene stabilito che per il riso da seme certificato non è necessario specificare nei documenti fiscali il numero di partita (comprensivo del lotto).

“La notizia è ufficiale e siamo lieti di poterla divulgare, ora è una certezza, perché siamo sicuri che ai nostri risicoltori interessino notizie concrete E’ una semplificazione raggiunta grazie a un lavoro di squadra” sottolinea Natalia Bobba, presidente di Ente Nazionale Risi. Nello specifico – come si legge nella circolare di Agea – per l’utilizzo delle sementi certificate riguardanti frumento duro, girasole, colza, riso, barbabietola da zucchero e soia, prevede che “la prova dell’utilizzo di seme certificato è assolta dalla presenza, nei documenti fiscali, delle seguenti informazioni minime: specie, varietà, numero partita (comprensivo del lotto), categoria, quantità, avendo cura di evidenziare in chiaro l’unità di misura con cui viene indicata la quantità”. Questi documenti devono essere allegati alla domanda e solamente in assenza di una di queste informazioni c’è l’obbligo di allegare i cartellini varietali. 

Di seguito la circolare

 agearisaia

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