Era l’estate del 2015 quando Sebastiano Vassalli, scrittore noto in tutto il mondo, designato alla candidatura del Premio Nobel per la letteratura, usciva per sempre dalla terra di risaia che aveva amato. In silenzio, senza sussulti, come aveva vissuto, lasciando un vuoto nel mondo culturale e in chi lo aveva conosciuto, incontrato, apprezzato, amato. Sino all’ultimo, fino a quando il male non aveva preso il sopravvento costringendolo a un ricovero, era rimasto nella sua casa circondata dalle risaie, alla Marangana di Biandrate (Novara) concludendo il suo ultimo romanzo, <Partenope>. In questo habitat, quasi un buen retiro lontano dai rumori della notorietà e dai salotti, aveva scritto alcunie fra le sue opera più belle, memorabile rimane la <Chimera> che gli valse il Premio Strega.
Discosto dalla mondanità, ma sempre integrato nel tessuto sociale e geografico che lo circondava, la risaia. Biandrate, il suo Comune di appartenenza, lo ha voluto ricordare con un omaggio pubblico durante l’inaugurazione del Forum, contenitore finalizzato a ospitare manifestazioni ed eventi. Cuore della serata una rivisitazione della sua <Chimera>. Saluti del sindaco Luciano Pigat, poi un ricordo dello scrittore a cura di Paola Todeschino e Roberto Cicala. A seguire letture recitate di Lucilla Giagnoni di alcuni estratti del romanzo <Antonia-Zardino-Biandrate>. Proiezione del documentario <Cercando Zardino> presentato dal regista Mario Tosi e commento di Doriano Beltrame su Zardino, romanzo e realtà. Il tutto coordinato da Gabrio Mambrini. (g. f. q.)
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