Fattorie verticali, pale eoliche che riscaldano i terreni, docce rinfrescanti per animali nelle stalle. Robot, droni. In una parola: agricoltura 4.0. Così i campi del futuro, già presenti, che cancellano l’immagine oleografica del contadino “Sciarpetta al collo e vanga in mano”, come ha sottolineato Massimiliano Giansanti, presidente Confagricoltura, durante la cerimonia di consegna del Premio nazionale per l’innovazione in agricoltura, con la partecipazione del ministro Stefano Patuanelli. Riconoscimenti a nove realtà che dimostrano come la digitalizzazione nelle aree rurali, la tecnologia, la robotica e l’economia circolare, possano migliorare le produzioni, risparmiare risorse naturali e preziose, favorire benessere aziendale, sociale, economico. Dal Trentino alla Sicilia. Il Consorzio Innovazione vite di Trento, 10 ettari, è un laboratorio di innovazione che ha selezionato cinque nuovi genotipi resistenti alle principali fitopatie. La tenuta Colle degli Angeli di Bologna, invece, utilizza vinaccioli per produrre farine di semi di uva gluten free con cui realizza prodotti da forno e pasta. Ancora nel vigneto: siamo a Montefalco (Perugia), dove Arnaldo Caprai ha inventato le pale che muovono l’aria fredda e riscaldano la terra nelle giornate invernali. Alla Judeka di Catania lampade a led, laghetti di fitodepurazione per le acque reflue.

Andiamo a Milano con il Planet Farms Italia, esempio di vertical farming che ha introdotto un nuovo processo produttivo di coltivazione in celle isolate con luci a Led per insalate e erbe aromatiche. Nel settore zootecnico: l’azienda Madonna della Neve di Cremona, specializzata in allevamento di vacche razza Bruna; oppure nel Mantovano, dove Davide Magni ha introdotto robot per la mungitura, un sistema di ventilazione e doccette rinfrescanti per il controllo della ventilazione in stalla. Alla Birla, azienda zootecnica di suini, invece, i suini sono antibiotic free con energia da biogas ed energia solare. Infine, alla Brandoni Agricolt di Ancona, è stato realizzato un brevetto per tecnica d’innesto su materiale riprodotto da tessuto erbaceo.