<I mulini e le rogge ad Est del fiume Sesia>. E’ il titolo della mostra di fotografie e pannelli inaugurata nel quadriportico di Palazzo Natta, sede della Provincia di Novara (piazza Matteotti 1, apertura mattina e pomeriggio in orario di ufficio sino a fine ottobre, con ingresso gratuito).
Uno spaccato sul mondo delle acque che alimentano la risaia e sono il fulcro di un’economia ormai secolare, che va da Landiona(Novara) a Sartirana (Pavia): una lunga striscia di pianura cuore della risicoltura europea.
All’inaugurazione sono intervenuti sindaci e amministratori dei Comuni organizzatori: Landiona (capofila del progetto), San Nazzaro Sesia, Biandrate, Villata, la consigliera della Provincia, Emanuela Allegra, il preside dell’Istituto Agrario Bonfantini, Pierangelo Mercalli. La mostra si avvale anche della collaborazione della Pro loco di Landiona, dell’Atl, dell’Est Sesia, presente all’inaugurazione con Claudia Baratti, dell’Università Amedeo Avogadro e dell’UNPLI provinciale.
“La mostra fa seguito ad un appuntamento convegnistico organizzato nei mesi scorsi al Bonfantini – spiega Francesco Cavagnino della Pro loco di Landiona – finalizzato all’inserimento dei Comuni coinvolti nel registro nazionale dei Territori rurali storici. La mostra, propone molteplici chiavi di lettura del territorio: agricolo, storico, geografico, culturale, artistico, naturalistico e paesaggistico e fa riferimento soprattutto al periodo risalente ai Conti Caccia di Biandrate in cui furono costruite le rogge storiche che attraversano i centri dell’Est Sesia. I pannelli e le fotografie sono l’elaborazione di uno studio condotto da Dario Camillotto e dai suoi collaboratori”. Ma il sogno è più ambizioso: arrivare a un riconoscimento Unesco, così come è stato per Langhe-Roero-Monferrato. Cavagnino: <Il percorso potrebbe essere lungo, ma bisogna crederci>.
“Questa iniziativa rientra nell’ottica di fare del nostro Ente sempre più la ‘Casa di Comuni’ – commenta il presidente della Provincia Besozzi – Lavorando in rete si possono ottenere importanti risultati e l’idea dei Comuni dell’Est Sesia di valorizzarsi attraverso anche l’inserimento nel registro dei territori rurali storici mi sembra un’occasione da valorizzare e supportare”.
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