Agricoltura 4.0, robot mungitori, visori 3D che permettono di entrare nel rumine, il pre-stomaco del bovino, per osservare attraverso la realtà aumentata come gli ingredienti di un nuovo mangime interagiscono con i batteri responsabili della digestione dell’animale. Anche il moo-collar, un collare per la vacca, in grado di effettuare 36 misurazioni al secondo attraverso un accelerometro, registrando calori, ruminazioni, tempi impiegati per magiare e riposare. Ogni giorno vengono raccolti 3 milioni di dati, salvati incloud su un server della ditta produttrice irlandese, Dairy master, che vengono elaborati ogni 15 minuti. Ogni anomalia è segnalata in tempo reale all’allevatore sullo smartphone, grazie ad una app specifica. La zootecnia del futuro è andata in scena a Fieragricola, che a Verona è arrivata ala 120.a edizione. E non solo: trattori, mietitrebbia e altre attrezzatura che potenziano e formano quella che ormai è considerata da tutti l’agricoltura 4.0.
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