Saranno la ricerca e la genetica a vincere nel difficile equilibrio tra spinta produttiva e sostenbilità in risicoltura. E’ quanto emerge dal convegno che si è svolto alla Borsa Risi di Mortara (Pv), su <Risicoltura e fitofarmaci>. Con interventi di esponenti del mondo agricolo, a cominciare da Mario Guidi, presidente di Confagricoltura che ha proposto una grande alleanza tra filiera politica per rilanciare sostenibilità e competitività. <Dobbiamo uscire dalla logica del nemico per affrontare insieme le sfide del mercato internazionale. Il presidente Confagri si è riferito in particolare alle massicce improtazione di cereale a dazio zero proveniente dal Sudest asiatico e sula necessità di una magiore regolamentazione dell’import ha ricordato la recente iniziativa assunta da Confagricoltura con una lettera inviata a Federica Mogherini. E sulla stessa lunghezza d’onda Mario Francese, presidente Airi (Asociazione industrie risiere italiane: <E’ necessario che l’UE regolamenti le importazioni>.

Sul fronte della difesa dell’ambiente Paolo Carrà, presidente Ente Nazionale Risi: <Ogni azienda agricola deve dotarsi di una propria strategia di difesa/diserbo applicando anche la rotazione. Importante è anche la collaborazione tra centri di ricerca per migliorare la genetica attraverso le biotecnologie. Il diserbo non basta, occorrono linee produttive più resistenti agli attacchi>. Alberto Ancora, responsabile Divisione Crop Protection Sud Europa di Basf: <Nel 2050 9 miliardi di persone richiederanno alimenti provenienti da coltivazione di semi e quando siparla di sostenibilità linnovazione è uno degli elementi fondamentali. Noi stiamo lavorando a Provisia, una nuova tecnologia per il riso che sarà pronta tra fine 2017 e inizio 2018>.Michele Pisante, commissario delegato CREA: <Interessante la tecnologia digitale per il controllo degli agrofarmaci in risaia>. Giovanna Azimonti, del

Centro Internazionale per gli antiparassitari e la prevenzione, ha chiesto un tavolo tecnico sulla risicoltura.

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