Non è più soltanto un’idea, ma sta prendendo corpo: la risaia Patrimonio dell’Umanità riconosciuta dall’Unesco, così come è avvenuto in un’altra area del Piemonte, per Langhe Roero Monferrato. La proposta, di cui si è parlato recentemente su Agromagazine, è stata rilanciata durante la Giornata del Ringraziamento che Coldiretti ha celebrato a Novara. E’ stato l’on. Giovanni Falcone, membro della Commissione Agricoltura della Camera, a riproporre l’idea, agigungendo che per il riso è necessario arrivare a una tutela della traciabilità e della denominazione d’origine.Temi molto cari a Coldiretti, che ha voluto trasferire in città il senso della campagna, per la prima volta portando i trattori davanti al presepe allestito di frnte alla Cattedrale. Segno dell’evoluzione dei tempi, con la mecaninzzazione che entra a far parte della tradizione presepistica. E il vescovo della diocesi, Franco Giulio Brambilla, prima della benedizione dei mezzi agricoli ha ricordato la storia del riso nella piana novarese rimarcando l’importanza della tutela del suolo rurale come già Papa Francesco nella sua enciclica ‘Laudato sì’. Con Falcone sono intervenuti altri parlamentari: la senatrice Elena Ferrara, legata al mondo agricolo di cui si è occupata a lungo in commissione al Senato; l’on. Enrico Borghi, il quale ha ricordato che la legge di Stabiliktà guarda alla costruzione di un modello sostenibile, dove l’agricoltura deve essere messa al centro.
Con il presidente e il direttore della Coldiretti interprovinciale, Federico Boieri e Gian Carlo Ramella, erano presenti Fabrizio Rizzotti presidente di AgriMercato, il prefetto di Novara Francesco Paolo Castaldo, i vertici dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, il presidente del consiglio comunale e consigliere provinciale Massimo Bosio, Maria Rosa Fagnoni presidente Atl.
La preghiera del Coltivatore è stata etta dal presidente della Federpensionati Coldiretti Emilio Simonelli.
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