Dalla risaia vercellese a Manila, nelle Filippine, dove si è aperto l’International Rice Congress, il congresso internazionale sulla risicoltura, la massima assise mondiale che ogni quattro anni riunisce esperti e ricercatori del pianeta riso proveniente da tutti i continenti in cui si coltiva il cereale. Lo scopo è quello di confrontarsi e aggiornare le tecniche di ricerca, ibridazione e genetica per ottenere linee performanti in grado di vincere la grande sfida mondiale del cibo e al tempo stesso contrastare il cambiamento climatico in atto. Carlo Minoia e Laura Casella (foto) direttore generale e responsabile della ricerca Sa.Pi.Se. (Sardo.Piemontese.Sementi), rappresentano l’Italia in questo congresso. La cooperativa di risicoltori italiani (Piemonte e Sardegna) presieduta da Elisabetta Falchi (Oristano), vicepresidente Claudio Cirio di Cascina Falasco di Casalbeltrame (NO), è nota per aver ottenuto attraverso ibridazioni il noto riso aromatico Venere, a pericarpo nero, ma anche altre linee resistenti agli attacchi parassitari. Dopo una “joint venture” con Scotti, da quest’anno è stata lanciata anche la pasta a base di Venere.
A Manila Minoia e Casella sono coinvolti in incontri specifici di attività di miglioramento genetico con tecniche di “breeding” e nella sezione ibridi. L’international Rice Congress è infatti una piattaforma scientifica che permette agli innovatori dei sistemi alimentari basati sul riso di migliorare il cereale dal punto di vista alimentare e nutrizionale. I temi riguardano agricoltori, paesaggi e catene di valore fino ai massimi livelli pubblici e decisionali. Oltre 1500 delegati provenienti da quaranta paesi.
Le precedenti edizioni si sono svolte a Pechino (2002), Nuova Delhi (2006), Hanoi (2010), Bangkok (2014) e Singapore (2018). Per la prima volta l’edizione si tiene a Manila, dove ha sede il quartiere generale Irri (International Rice Research institute).
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