Le tre associazioni nazionali degli allevatori di bovini da carne italiani, Anaborapi (razza Piemontese), Anabic (razze Chianina, Romagnola, Marchigiana, Maremmana e Podolica) ed Anacli (razze Charolaise, Limousine e razze da carne a limitata diffusione), sono state impegnate su due importanti progetti, I-BEEF1 ed I-BEEF2, finanziati dalla sottomisura 10.2 del PSRN (Piano di Sviluppo Rurale Nazionale) che pone l’attenzione su aspetti relativi al benessere animale, al miglioramento dell’efficienza riproduttiva, alla riduzione delle emissioni di gas serra nonché la salvaguardia della biodiversità.
Per presentare i risultati raggiunti dal progetto si è svolto nella Sala Trasparenza del Palazzo della Regione Piemonte il convegno “Biodiversità, sostenibilità efficienza e benessere dei bovini da carne italiani”.
«Con 4.000 aziende, 300.000 capi e un fatturato di 350 milioni l’anno alla stalla nel solo territorio regionale – ha sottolineato l’assessore al Commercio, Agricoltura e Cibo, Caccia e Pesca, Parchi della Regione Piemonte Paolo Bongioanni – l’allevamento della Razza Piemontese rappresenta la nostra storia, il nostro presente e il nostro futuro. La carne di Piemontese oggi è riconosciuta anche dai giapponesi e dagli americani come la migliore al mondo in assoluto. Dobbiamo investire sulla sua promozione a livello nazionale e internazionale, puntando sulla tracciabilità in tutti i passaggi e studiando la possibilità di costituire un Distretto della Carne che assicuri la migliore redditività ai produttori”.
Grazie a un finanziamento complessivo pari a circa 15 milioni di euro, messi a disposizione da Masaf e cofinanziati dall’UE, Anaborapi Anabic ed Anacli hanno potuto ampliare le tradizionali attività svolte a favore degli allevatori affrontando nuovi ed importanti temi e ricerche.
Andrea Albera, genetista Anaborapi: «Così come, la sostenibilità di un autovettura dipende non solo dalla tipologia di carburante o dal sistema di guida ma anche dall’efficienza del motore, la sostenibilità di un allevamento bovino dipende dalla gestione zootecnica, dal tipo di alimentazione ma anche dall’efficienza alimentare e riproduttiva degli animali stessi; uno dei lavori che abbiamo svolto, nell’ambito del progetto I-Beef, è stato quello di mettere a punto le linee guida per selezionare animali che, a parità di produzioni, siano più efficienti e quindi meno impattanti sull’ambiente. Anche il lavoro sulle “caratterizzazioni fenotipiche” è stato importante; fino ad oggi la descrizione delle diverse razze bovine, cioè la caratterizzazione fenotipica, era rimasta ferma a quanto fatto nello scorso secolo”.
Il presidente Anaborapi Andrea Rabino: «A differenza di quanto accade per altre specie come gli avicoli e suini, che sono animali con un ciclo riproduttivo rapido o rapidissimo, la selezione dei bovini non può essere svolta da multinazionali, ma viene attuata, in tutto il mondo, sotto forma associativa. E’ dal 1961 che la nostra Associazione svolge la propria attività a favore degli allevatori della Piemontese”.
Razze italiane da carne (capi iscritti ai Libri Genealogici 2023)
Razza | no vacche |
PIEMONTESE | 125.784 |
MARCHIGIANA | 23.853 |
CHIANINA | 24.037 |
ROMAGNOLA | 5.129 |
MAREMMANA | 6.927 |
PODOLICA | 22.972 |
CHAROLAISE | 11.983 |
LIMOUSINE | 44.955 |
TOTALE | 265.640 |
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