“Parterre de roi” per Sua Maestà il Riso. Al Castello di Novara si è iniziato l’anno dedicato al cereale Made in Italy con l’inaugurazione della mostra “Rapsodia della risaia”, quaranta tavole del pittore vercellese Enzo Gazzone, nel 55° anniversario della scomparsa. “Un’occasione per capire come si svolgeva la coltivazione del riso prima dell’avvento della meccanizzazione delle campagne e un’opportunità per vedere quali sviluppi ha avuto e fino a dove è arrivata oggi la risicoltura». Così la presidente di Ente Nazionale Risi, Natalia Bobba, che ha promosso l’iniziativa, fruibile a ingresso gratuito sino al 2 febbraio.
La rassegna si divide in due parti: la prima presenta le quaranta tavole, messe a disposizione dalla figlia Carla, che compongono la “Rapsodia della risaia” e che descrivono la realtà agricola e sociale delle risaie a cavallo tra gli anni ’30 e ’40 del secolo scorso, prima dell’arrivo della meccanizzazione; la seconda offre una selezione di immagini fotografiche di grande formato, già esposte all’Ambasciata italiana di Hanoi in Vietnam e al G7 dell’Agricoltura tenutosi a Siracusa, che descrivono come la risicoltura sia cambiata nel tempo, con trattori, mietitrebbie, droni e tecniche di precision farming che hanno trasformato il lavoro nei campi in un’attività tecnologicamente avanzata ma sempre rispettosa della tradizione e della sostenibilità.
«È importante ricordare da dove veniamo, ma anche guardare avanti – ha aggiunto la presidente Bobba – La risicoltura italiana è oggi un esempio di equilibrio tra qualità, salubrità e innovazione, e rappresenta un patrimonio agroalimentare che il mondo ci invidia».
L’entrata alla mostra (con orario 10-19 dal martedì alla domenica) è gratuita. Associazioni, club e gruppi (minimo di 10 persone) potranno usufruire di una guida dedicata prenotando giorno e orario di visita (della durata di 3/4 d’ora). Le scolaresche, invece, potranno prenotare gli slot di visita nelle mattinate dal martedì al venerdì in orario 10-14 e, come i gruppi di visitatori, saranno guidate da personale dedicato. La mail di riferimento per tutte le prenotazioni è didattica@enterisi.it.
Con l’intervento delle massime autorità di Novara e Vercelli, i due territori più risicoli del Piemonte, la mostra e tutte le attività che accompagneranno quest’anno dedicato al riso sono state illustrati da Roberto Magnaghi, direttore generale di Ente Nazionale Risi, il quale ha ricordato come la risicoltura italiana sia prima in Europa e al secondo posto nel mondo per export. “L’Italia – ha ricordato – non produce semplicemente riso – ma un insieme di varietà che la contraddistinguono. Con alcuni primati, come il Selenio, la varietà di cui si approvvigionano tutti i ristoratori d’Europa per il sushi”. Ha parlato di ibridazione e dell’evoluzione degli incroci Filip Haxhari, responsabile del settore miglioramento genetico del Centro Ricerche Ente Nazionale Risi. E Paoletta Picco ha dialogato con Carla Gazzone, ricostruendo la storia del pittore vercellese e della “Rapsodia”.
In questo anno speciale si celebrano due importanti anniversari: il centenario del primo incrocio che diede vita al riso italiano e l’80° anniversario della nascita della varietà Carnaroli. Ecco, quindi un importante convegno, organizzato dal Comune di Paullo, protagonista la varietà Carnaroli che nasceva proprio in quel territorio nel 1945, grazie all’incrocio di due varietà, il Vialone e il Lencino. Se ne parlerà anche alla Fiera in Campo di Caresanablot (VC), la rassegna più importante dedicata al mondo del riso, in programma tra il 21 e il 23 febbraio. Ad aprile si affronterà il tema “riso e salute” in occasione del Fuori Salone a Milano, mentre a maggio è programmato un convegno tecnico-scientifico e successivamente la presentazione di un nuovo video realizzato appositamente per i ragazzi.
Settembre, infine, sarà il mese clou con Risò, fiera internazionale del riso che vuole diventare punto di riferimento mondiale per questo settore: per la prima volta, la città di Vercelli ospiterà questo evento dall’11 al 14 settembre, con l’organizzazione di molte iniziative, in particolare, un convegno divulgativo a cui interverrà anche il ministro dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, Francesco Lollobrigida, e un open day al Centro Ricerche sul Riso di Castello d’Agogna dove si potrà vedere il “Risegno” creato per celebrare i due anniversari.
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