Secondo i rilievi condotti a fine 2013 dall’Associazione enologi enotecnici italiani – Assoenologi ovvero dall’organizzazione nazionale di categoria che nel nostro Paese raggruppa e rappresenta i tecnici del settore vitivinicolo, (direttore generale è il novarese Giuseppe Martelli) come per i vini anche i listini dei terreni vitati vanno a due velocità: il borsino rimane positivo per quelli che ricadono nelle aree a denominazione di origine conclamate, mentre si riscontra una fixing del tutto diverso per ciò che concerne le altre zone.
Interessante il rapporto tra il valore medio ad ettaro in produzione odierno e quello del 2009 cioè quando la crisi economica ha iniziato a mordere. In Piemonte, nell’area dell’Asti il valore di un ettaro di vigneto è compreso tra il 70.000 e gli 80.000 euro e, sia pur tra alti e bassi, non è mutato rispetto a cinque anni fa. Nella zona di produzione del Barolo e del Barbaresco il costo è rispettivamente di circa 230.000 e di 350.000 euro, in flessione di poco meno del 20% rispetto al 2009, anche a causa di una sopra valutazione iniziale. Va comunque ricordato che per certi cru delle due Docg non c’è prezzo, anche perché nessuno vende. Ad esempio di Cannubi vale oltre 700.000 euro. Anche nel più grande vigneto della Lombardia, l’Oltrepo pavese la situazione è molto variegata: dentro il perimetro della Doc un ettaro vitato vale oggi tra i 35 e i 45.000 euro. La crisi ha praticamente annullato l’incremento degli anni precedenti, senza però abbattere i valori. Anche in questo caso non mancano appezzamenti che, per ragioni diverse, spuntano quasi il doppio della media.
Stabile negli ultimi anni il valore dei vigneti in Alto Adige che oscilla tra 600.000 e 1 milione di euro a ettaro.
Un ettaro nella zona di produzione del Prosecco Doc, nel Trevigiano, vale tra 110.000 e 200.000 euro. Invece in quella storica del Prosecco Docg 300.000/400.000 euro. Gli aumenti si registrano principalmente nelle superfici in cui è possibile la meccanizzazione. In discesa, si fa per dire, le quotazioni della zona di produzione del Cartizze: 5 anni fa un ettaro era quotato anche 1.800.000 euro, oggi, se si trova qualcuno che vende, spunta tra 1.100,000 e 1.200.000 euro.
In Emilia Romagna tutto in crescita. Un ettaro di vigneto per la produzione di Lambrusco oggi può superare anche i 90.000 euro, con un incremento, a seconda dei casi, di oltre il 20% rispetto al 2009. In Romagna, nella culla della Doc Sangiovese, mediamente un ettaro di vigneto vale introno ai 40.000 euro, con un incremento di 5000 euro + 14% rispetto a cinque ani fa.
In Toscana, per il Brunello di Montalcino le quotazioni sono invece (400/500.000 euro a ettaro) oggi come nel. Stabili rispetto a cinque anni fa anche i vigneti della Doc Castel del Monte in Puglia (30.000 euro a ettaro). In ribasso quelli del Trapanese dove si registra un decremento che arriva anche al 30% rispetto ai 50.000 euro degli inizi de 2009.
In tutta la Sardegna i prezzi dei vigneto non sono mutati negli ultimi cinque anni, fatta eccezione per quelli dedicati alla produzione del Vermentino di Gallura Docg, che oggi quotano intorno agli 80.000 euro/ettaro (+3%).
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