Un video della durata di 30 secondi. Il titolo: “Primavera. Resistere”. Traduzione: la stagione della rinascita alle porte. Bastano queste due parole, il sottofondo di un trattore Landini che con un aratro quadrivomero d’epoca avanza spedito nella risaia pronta a essere violata dopo il riposo invernale, per restituirci il senso della resilienza. Non c’è Covid che tenga. E’ tempo di andare e uscire dal buio di una lungo tunnel segnato dalla sospensione forzata della pandemia. Il video, molto efficace, è di Gianmario Vandone di Confienza, in Lomellina, che alla guida del trattore incede fra le stoppie residuali del riso raccolto nell’autunno dello scorso anno. La nuova stagione è imminente ed è ora di “uscire a riveder le stelle”, anzi di riprendere un discorso appena interrotto dal riposo della terra. La risaia non si è mai fermata, è stata punto di riferimento e servizio essenziale in tutto il 2020 e lo sarà anche nel 2021: mai come in questo periodo il cereale ha conosciuto un balzo così significativo, i consumi sono schizzati, in Italia e all’estero. Il comparto agroalimentare ha girato a pieno ritmo, in molti casi si è reinventato superando difficoltà che sembravano insormontabili. Non ha giocato in difesa e neppure si è ancorato alle abitudini. E’ andato là dove il consumatore non poteva muoversi, lo ha allacciato via online per non fargli mancare sapori, gusti, colori, profumi del Made in Italy. Si è concesso soltanto qualche sosta, ma a turno, solo per riprendere fiato e ricaricarsi. Quasi nessuno si è accorto di questo schema che ha consentito alla macchina-cibo di essere presente ogni giorno sulle tavole degli italiani. Lo ha dato per acquisito e scontato. Sempre in moto, come il glorioso “Landini” che non picchia in testa e sembra darci la sveglia di primavera.
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