I contratti stipulati in anticipo tra agricoltori e industria di trasformazione in qualche misura possono tutelare i risicoltori dalla grave crisi del settore e dall’oscillazione dei prezzi. E’ quanto sostiene Giovanni Saviolo, presidente di CVR (Consorzio Vendita Risone), cooperativa che opera nell’ambito di Confagricoltura Vercelli Biella. Saviolo ha dichiarato a Risoitaliano che “grazie ai contratti stipulati preventivamente con le riserve a 28 euro per il tondo generico e 30 per il Centauro quest’anno siamo riusciti a tenere
delle medie alte, con una certa soddisfazione per i nostri associati”.
Il Cvr – sottolinea Risotialiano – ha liquidato ai soci il Centauro a 30 euro ivato contro i 26,3 della media di mercato, il Sole è il Terra a 26,7 contro 24,9, i risi Dardo, Luna, Ronaldo a 28,3 contro 27,5 e l’indice a 30,2 contro 30,1. “Secondo noi, è
irrealistico battere la strada del contratto a prezzo fisso con questo mercato – continua Saviolo – ma può essere sensato sia per i risicoltori che per l’industria fissare, per varietà omogenee, dei prezzi minimi e massimi che garantiscano entrambi. Unico ostacolo? La scarsa propensione dell’industria in fasi di mercato come questa a legarsi le mani”. Le quotazioni di cui sopra si riferiscono, ovviamente, alla campagna di commercializzazione 2016-2017. Le dichiarazioni di Saviolol sono un invito ai risicoltori a percorrere questa strada anche per la prossima raccolta.
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