Semplificare le attività burocratiche delle aziende vitivinicole. È l’obiettivo del “Testo unico della vite e del vino” presentato il 25 febbraio ai presidenti delle Commissioni agricoltura di Camera e Senato da parte delle organizzazioni vitivinicole e agricole Agrinsieme, Unione italiana vini, Federvini, Assoenologi e Federdoc. Il documento, che unifica tutte le disposizioni che disciplinano la materia del comparto vitivinicolo e che ad oggi sono contenuti in diversi testi normativi, passerà ora all’esame del Parlamento.
Nell’occasione il presidente di Federdoc, Riccardo Ricci Curbastro ha chiesto «più tutela per il vino italiano, digitale e di mercato. Attualmente l’unico sistema di tutela con qualche valenza operativa è il marchio registrato. Ma registrare un trademark costa circa 200mila euro l’anno a cui va aggiunto un importo che si aggira su 1 milione di euro l’anno per la difesa legale. A tanto ammontano le risorse che ogni anno un imprenditore vitivinicolo deve togliere alle strategie di internazionalizzazione».
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