Più popolazione, meno terre coltivabili. Questo il futuro, già domani, dietro l’angolo. C’è una via per risolvere il problema? Sì, si chiama agricoltura di precisione.
“Precision farming, l’agricoltura sostenibile” era il titolo dell’evento organizzato da Erapra, in collaborazione con Confagricoltura Novara e VCO, che ha riunito all’Hotel Novarello un gruppo di aziende agricole.
Paola Battioli, presidente di Confagricoltura Novara e VCO, ha portato l’esempio concreto della sua realtà aziendale. Relatori il professor Sacco , docente di agronomia e metodologia sperimentale del dipartimento di Scienze agraria dell’Università di Torino e Marco Miserocchi direttore per l’Italia di Topcon Agricolture, multinazionale giapponese che si sviluppa la tecnologia e i servizi utili a realizzare un’agricoltura di precisione.
Questo tipo di gestione viene definita come un sistema di produzione agricola e forestale in grado di impiegare strumenti e tecnologie affiancabili alla classica pratica agronomica, che rimane tuttavia alla base del processo produttivo. Infatti l’elemento imprescindibile perché l’intera gestione abbia successo è sempre l’esperienza dell’imprenditore agricolo che si pone sempre al centro dell’intero sistema.
Agricoltura di precisione vuol dire anche capire le esigenze della propria azienda, conoscere consapevolmente i propri fattori produttivi e le variabili che possono agire ed influenzare l’intera economia aziendale. Molte infatti sono le differenze legate alle caratteristiche del suolo, alla gestione delle infestanti, all’assorbimento da parte delle piante di elementi nutritivi tramite le concimazioni: trovare la soluzione non è semplice, soprattutto se non si è supportati nell’elaborazione di tutti questi dati che la tecnologia restituisce.
Minimizzare il compattamento del suolo, geolocalizzare le differenti caratteristiche fisico/chimiche del suolo, mappare lo stato fisiologico e lo stato di salute delle colture, riconoscere i difetti degli appezzamenti, la “precision farming” si traduce in una maggior efficienza delle proprie risorse e in una riduzione dell’impatto agricolo, una migliore fitness della coltura (es. carenze idriche), e della gestione agrotecnica, con implicazioni positive sui risparmi aziendali.
Produttività, ambiente ed economia aziendale sono i parametri senza cui non si può essere sostenibili. L’agricoltura di precisione, per questo, non deve essere considerata come una spesa fine a se stessa, bensì come un investimento a lungo termine poiché sinonimo di sostenibilità ed efficienza aziendale
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