Sarà un’agricoltura di difesa e d’attacco quella del 2023″. Così l’ha definita Marco Protopapa, assessore ad Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte (a sin. nella foto) durante la conferenza stampa di inizio anno che si è tenuta nel nuovo grattacielo a Torino, con il presidente Alberto Cirio e gli altri assessori. La “difesa” riguarda i cambiamenti climatici, le avversità che colpiscono le coltivazioni e – ha detto l’assessore – “dovremo essere attenti a dare il massimo sostegno alle aziende. Stiamo parlando della siccità, delle gelate, delle grandinate, ma anche delle emergenze sanitarie, non ultima la peste suina”.
Sul fronte della siccità, di cui hanno sofferto in particolare i risicoltori, sia Protopapa sia il presidente Cirio hanno annunciato investimenti dedicate alle reti idriche, come i microinvasi, la possibilità di creare ammodernamenti degli impianti.
L’attacco, invece, sarà caratterizzato dalla programmazione 2023-2027, con il Psr (Programma di sviluppo rurale) e nuova Pac (Politica agricola comune): in altre parole investimenti per le aziende, gli ammortamenti, le protezioni necessarie per dare continuità e protezione ai giovani. Poi le misure agroambientali, con lo sveltimento delle procedure. “Abbiamo bisogno – ha aggiunto l’assessore – che i nostri agricoltori possano trovare risposte immediate”.
Impegno anche sulla promozione attraverso le fiere e sui distretti del cibo.
Interventi di potenziamento per la rete irrigua sono stati annunciati anche dall’assessore all’innovazione, Matteo Marnati: riguarda la realizzazione di un nuovo progetto per il potenziamento del Canale Cavour, finalizzato all’uso agricolo con particolare riferimento al settore risicolo, per un ammontare di 70 milioni.
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