Una svolta nel corso dell’Europa agricola, da qualunque parte la si guardi. Trattori in marcia e sit-in, accordi e disaccordi anche all’interno del mondo agricolo. Bruxelles ha già preso tre decisioni importanti. La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato il ritiro della controversa legge che mirava a dimezzare l’uso dei pesticidi (o agrofarmaci) nell’UE. Il Parlamento ha di fatto interrotto il cosiddetto “Green Deal” contestato dagli agricoltori: così come era stata concepita, vedevano in quella lege un ostacolo a produrre e una disparità nei confronti di prodotti extra-Ue d’importazione, non soggetti al regime di reciprocità verde.
L’altra decisione significativa riguarda una regolamentazione più flessibile, votata dall’Europarlamento, a favore dele nuove tecnologie genomiche (Ngt) sulle piante, che consentono di creare varietà vegetali resistenti alla siccità, ai parassiti e alle malattie.
Infine: è stata rinnovata la deroga alla regola della Politica agricola comune (Pac), la quale prevede che per accedere agli aiuti comunitari gli agricoltori debbano lasciare quote di terreni a riposo.
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