Il mondo del vino teme di subire un tracollo dalle conseguenze dell’emergenza Covid-19 e dal Piemonte parte un’iniziativa per chiedere chiarimenti sulle misure annunciatedal Ministero Politiche Agricole a sostegno del comparto. L’assessore regionale all’Agricoltura e Cibo, Marco Protopapa, scende in campo coinvolgendo la Lombardia e il Veneto: “Il Piemonte – dichiara – intende portare tutte le istanze presentate dal comparto vitivinicolo al Ministro Bellanova e ha chiesto alle Regioni Lombardia e Veneto di condividere le richieste. E’ necessario far capire che l’emergenza è ad alto livello e non possiamo accettare interventi solo di immagine ma questi devono essere concreti per aiutare le aziende in difficoltà. Pertanto auspico che sulle misure di sostegno “Distillazione” e “Vendemmia verde” si possa agire anche nel rispetto delle esigenze delle singole regioni per meglio ottimizzare le risorse”. conclude l’assessore Protopapa.
Con una lettera congiunta alla Commissione Politiche Agricole Piemonte, Lombardia e Veneto esprimono perplessità. Entrando nel dettaglio le contetano riguardano il finanziamento della distillazione facoltativa. “Il ministero – precisa l’assessore – intende contare sulle ipotetiche economie realizzabili sui progetti in corso di realizzazione inseriti nel Programma nazionale di sostegno al settore vitivinicolo, da integrare con una parte della dotazione 2021 del medesimo Programma. Pur apprezzando il tentativo di contenere il rischio che una parte delle risorse disponibili siano inutilizzate, si ribadisce la necessità di garantire prioritariamente la copertura dei fabbisogni evidenziati dalle amministrazioni regionali in ordine ai progetti approvati per il 2020”.
Emerge la preoccupazione che si possa erodere in modo significativo la capacità di spesa: vale a dire in una fase cruciale per il rilancio delle produzioni. Inoltre ad oggi non si hanno garanzie che il bilancio comunitario possa mantenere la stessa dotazione finanziaria per il settore anche nel 2021. Sempre con riferimento alla distillazione facoltativa si evidenzia che gli importi proposti sono insufficienti a soddisfare le reali esigenze del settore, richiedendone un aumento.
In merito invece all’indennizzo riduzione rese di produzione per i vini a denominazione d’origine, sulla base di una prima stima, “si ritiene indispensabile ed che il Governo metta a disposizione importi adeguati alle richieste degli operatori del settore. In caso contrario si rischierebbe di pregiudicare l’impianto complessivo della proposta illudendo inutilmente il comparto”.
Piemonte, Lombardia e Veneto sottolineano che per avere certezze sugli interventi è quindi assolutamente necessario che queste risorse siano ricomprese nel decreto legge che si prevede sia varato nei prossimi giorni e che le rispettive dotazioni siano modulabili tra di loro sulla base delle istanze che saranno effettivamente presentate.
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