Oltre 170 aziende agricole del Novarese rischiano il collasso o sono costrette al palo per la mancata erogazione dei contributi Pac. Questa situazione, tradotta in soldi, equivale a un mancato incasso di 15 milioni di euro. Motivo: i pagamenti sono stati sospesi perché sono in corso controlli da parte della Guardia di Finanza sulle domande Pac 2013 (Politica agricola comune) per presunte irregolarità e l’erogazione è di fatto bloccata sino a completa disamina delle pratiche. La condizione d’incertezza non riguarda soltanto Novara, ma tutto il Piemonte (complessivamente una cinquantina di milioni). Ma da Novara è partita un’azione per sensibilizzare la Regione Piemonte e un sollecito nei confronti di Arpea, l’agenzia per l’erogazione in agricoltura. In una conferenza stampa l’assessore provinciale all’agricoltura, Luca Bona, affiancato da Antonio Pogliani (dirigente del settore agricoltura della Provincia) ha annunciato che la Provincia ha inviato una lettera sia al presidente della Regione, Roberto Cota, sia all’assessore regionale all’agricoltura, Claudio Sacchetto: l’obbietivo è di mettere a disposizione maggiori risorse di personale (anche nell’ambito della Guardia di Finanza) per lo smaltimento delle pratiche. Molte delle cosiddette irregolarità rilevate sembra riguardino le affittanze agrarie e i contratti di comodato stipulati dalle imprese agricole con i proprietari, soprattutto gli affitti verbali, che rappresentano la maggioranza delle anomalie. I direttori di Coldiretti (Giancarlo ramella) e Cia (Giovanni Cardone) hanno sottolineato che le aziende sottoposte a controllo, se non saranno sbloccate per tempo, non potranno neppure presentare richiesta per la Pac 2014 con conseguente perdita dei titoli ai fini dell’applicazione della Politica agricola comune per gli anni successivi.
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