Al Crea (Consiglio per la ricerca e l’analisi in agricoltura) dove si si è svolto il tradizionale Open Day con la visita guidata ai campi sperimentali di riso, si è parlato anche di nematodi, parassiti nemici del cereale. Il tema è stato svolto da Stefano Sacchi, del Servizio fitosanitario della Regione Lombardia. Ha ricordato che attualmente nel mondo il 15% della perdita di produzione è attribuibile, appunto, ai nematodi, che privilegiano il riso, tra le colture. Questi parassiti arrivano da altri continenti, soprattutto attraverso alcune piante acquatiche importate via Malpensa. Tra i nemici della risaia rientrano anche i nematodi galligeni, ormai molto diffusi. Misure di contenimento? Allagamento continuo della risaia, avvicendamento colturale. Nel 2023 l’area più infestata ha riguardato la provincia di pavia, su una superficie di 680 ettari compresa in una ventina di comuni.

La giornata di visita, guidata da Patrizia Vaccino e Marco Canella, è stata introdotta dal direttore di Crea, Nicola Pecchioni. E’ intervenuta Natalia Bobba, presidente di Ente Nazionale Risi. Davide Spadaro (UniTo-Disafa) ha parlato di fusariosi del riso, tecniche di diagnosi e strategie di difesa alternative alla concia chimica; Slavica Matic (Cnr-Ipsp) ha trattato il tema della interazione tra fusarium fujikuroi, riso e tecniche diagnostiche innovative di malattie.

Nella foto: Natalia Bobba, presidente Ente Nazionale Risi, e Flavio Barozzi, presidente di Società Agraria di Lombardia