Pomeriggio e serata romana con il Ghemme che ha celebrato il ventennale del riconoscimento Docg. Prima nel Parlamentino, la sala dedicata a Cavour del Ministero Politiche Agricole; poi il brindisi in un locale tipico della capitale. Sono arrivati dalle colline novaresi per la consacrazione dell’antico Agamium, già conosciuto da Plinio, e ora anche all’estero grazie ai passi compiuti in questi vent’anni.
Alla corte dell’antico Agamium, che in un certo senso ha ripercorso la strada dell’Unità d’Italia, dal Piemonte a Roma, sono arrivati il sindaco del paese, molti viticoltori, Giuseppe Martelli presidente del Comitato Vini del Ministero, Lorella Zoppis alla guida del Consorzio Nebbioli Alto Piemonte, Maurizio Comoli presidente della Camera di Commercio di Novara e l’ex presidente Alberto Macchi, che per primo prese l’iniziativa di lanciare l’idea di un ricnoscimento; poi il viceministro delle Politiche Agricole, Andrea Olivero, che arriva da Alba, dove i vini d’eccellenza sono protagonisti: <<Questa casa, intitolata al nostro Cavour, è una splendida interpretazione di ciò che hanno fatto i piemontesi. Ora bisogna vigilare sulla capacità di stare insieme del territorio, l’unica carta che conta. Io spero che il nostro Piemonte sappia fare non solo un’altra Borgogna ma, grazie al suo vino, un elemento d’orgoglio>>.
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