Francesco Paolo Castaldo, prefetto di Novara per sei anni, fra qualche giorno lascerà l’incarico e l’amministrazione dell’Interno, per raggiunti limiti di età. Ma ha scelto di continuare nella sua permanenza in città, dove ha intessuto rapporti stretti con la gente, legandosi alle tradizioni del territorio. Anzi, entrando nel tessuto socio-culturale, mettendo a disposizione la sua grande passione, l’amore per la musica, che da sempre esprime in concerti e manifestazioni, nel ruolo di batterista.
Nell’accomiatarsi dalla prefettura, Francesco Paolo castaldo ha voluto indirizzare a tutta la cittadinanza un saluto, di cui riportiamo alcuni passi significativi: “Quarant’anni passati al servizio dello Stato e di un Ministero a cui mi onoro di appartenere e al quale sarò sempre grato per avermi permesso di maturare, attraverso la conoscenza di tante persone, un’esperienza umana e professionale che mi ha arricchito e che porterò sempre dentro di me…Dei dodici anni da prefetto ben sei sono stati quelli che mi hanno visto dirigere l’Ufficio Territoriale del Governo di questa provincia. Anni di forte impegno sociale caratterizzati soprattutto dalla crisi economica e dal fenomeno dell’immigrazione di migliaia di richiedenti asilo e protezione internazionale…in un contesto così complicato è stato possibile, con l’aiuto di tutti, mettere insieme e a volte anche sperimentare strategie di intervento capaci di trovare soluzioni in grado di offrire ai cittadini come alternative di sostegno alla mancanza di lavoro…Un grazie particolare va perciò ai sindaci che, con le loro ordinanze e con la sottoscrizione di importanti patti di legalità, mi hanno permesso, insieme al questore e a tutte le forze dell’ordine, di meglio far comprendere al cittadino cosa significhi mettere in correlazione tutti gli strumenti offerti dal legislatore per attuare quella forma di sinergia volta a una migliore percezione della cosiddetta sicurezza integrata….”.
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