Il pranzo di Natale? Rigorosamente glocal, nel senso che deve prevalere il rispetto dei prodotti di casa, ma anche con un occhio ai cibi di altre regioni. E se siamo in Piemonte, l’agnolotto trionfa. Fabio Fontaneto, re della pasta, titolare dell’omonimo pastificio a Fontaneto d’Agogna (Novara), ha selezionato una gamma di prodotti legati alla tradizione, ma con un’attenzione alla modernità e alla rivoluzione dei gusti. “Non solo – sottolinea – anche alla capacità del consumatore di oggi, garantendo sempre i massimi controlli, la qualità e la sicurezza”.
Alcune proposte: il cappelletto al cappone da degustare in brodo proprio come il Natale d’antan richiede, perché questa carne e questo tipo di pasta fresca ripiena sono tipici della stagione.
Un altro piatto: quadrone, patate e cotechino, che non può mai mancare, soprattutto la notte di Capodanno. Fontaneto, con il suo staff e la batteria di chef, lo propongono in una versione diversa dal solito, in quanto ripieno con le patate di un raviolo grande da servire su una crema di lenticchie.
Poi la serie di accostamenti innovativi: angolotto patate e nocciole: un prodotto ottenuto esclusivamente da Nocciola Piemonte Igp, con la croccantezza delle nocciole che contrasta la morbidezza delle patate.
Si passa al raviolaccio pesce spada e finocchietto: qui gli chef hanno utilizzato solo tranci di pesce affumicato e semi di finocchietto per renderlo fresco e altamente digeribile.
Opure il tortellone blu dicapra e cipolle caramellate: accostamento con gusto deciso ma nel contempo delicato grazie alla dolcezza della cipolla caramellata.
Infine, in “limited edition” (edizione limitata) la delizia all’aragosta: prodotto definito super-premium e esclusivo, disponibile solo su ordinazione. Il ripieno è realizzato con aragoste intere.
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