di Gianfranco Quaglia
Un passo in più, anzi un passo decisivo. E’ stato costituito il Comitato promotore per la denominazione di origine Riso della Valle del Po, cioè il futuro riso italiano di qualità con garanzia dell’origine geografica. Il primo tentativo 14 anni fa, da un’idea di Andrea Desana, di Casale Monferrato, già direttore di Coldiretti Vercelli, instancabile promotore di iniziative. “Adesso – dice puntiamo al disciplinare in un momento difficile per la risicoltura italiana, che può distinguersi soltanto attraverso un marchio e fare la differenza per controbattere la concorrenza. All’inizio puntavamo a una Igp (indicazione d’origime protetta), ora non escludiamo neppure una Dop (Denominazione d’origine protetta). L’importante è aver preso coscienza di un’idea e cercare di concretizzarla. Le premesse ci sono tutte: al Comitato promotore hanno aderito anche sette riserie di medie dimensioni, il che certifica una volontà trasversale, che coinvolge anche il mondo della trasformazione”.
Non è poca cosa, per la prima volta si è riusciti a fare squadra (agricoltura-industria) e mettere in campo esperienze e risorse diverse. A tessere questa trama positiva è stato Andrea Desana, che ci ha creduto sin dall’inizio e ora è stato nominato presidente onorario del Comitato. Presidente effettivo è Mario Dellarole di Vercelli. Gli altri componenti del Comitato: RiceUp, Associazione Risicoltori Piemontesi, Crealicola San Gaudenzio Novara, Consorzio cerealicoltori basso Pavese, Conaorzio Produttori risone e risotto di Milano, Consorzio vendita risone Vercelli, Servizio vendite risone di Mortara (dove è stata collocata la sede del Comitato). Le riserie: Cusaro di Pavia, Mortarotti di Trino vercellese, Spa Stroppiana, Riseria di Vespolate (Milano), Invernizzi di Milano, Viazzo di Crova (Vc), Vignola di Balzola (AL).
Tre, fino a oggi, le denominazioni d’origine del riso Made in Italy: la Dop Baraggia Biellese e Vercellese; la Igp Vialone Nano di Verona; la Igp Delta del Po. La denominazione Riso della Valle del Po non sarebbe né sostitutiva né omnicomprensiva, ma abbraccerebbe una vasta superficie che va dal Piemonte alla Lombardia e al Veneto, coprendo un’area produttiva prima per qualità e dimensione in Europa. “Con questa iniziativa- aggiunge Desana – vorremmo sviluppare sia una varietà collettiva sia promuovere manifestazioni e attività a favore di tutte le varietà che ricadono sotto l’ombrello del marchio. Vorrei sottolineare due aspetti significativi: la partecipazione di sette riserie, il che testimonia la volontà di condivisione con il mondo produttivo; e la foto ricordo subito dopo l’atto costitutivo del Comitato, scattata a Vercelli all’ombrea del monumento a Camillo Benso di Cavour, un segnale beneagurante”. Del consiglio direttivo (oltre al presidente Dellarole) fanno parte Claudio Melano, Daniela Sali, Giovanni Saviolo, Giovanni Daghetta, Claudio Cusaro, Marco Invernizzi, Nicola Viazzo.
You must be logged in to post a comment Login