Un serpentone di 22 chilometri, da Vercelli a Cavaglià, attraverso la risaia, che taglia i comuni di Vercelli, San Germano e Santhià (e che successiamente proseguirà verso Biella). E’ il nuovo metanodotto Snam già realizzato. Ora Confagricoltura Vercelli Biella sollecita nuovamente Snam per avere risposte concrete sul problema dell’indennizzo ai conduttori che hanno dovuto “ospitare” nello scorso autunno-primavera i lavori di costruzione. del metanodotto Vercelli-Cavaglià..
L’intesa sulle procedure di costituzione della servitù di metanodotto, sottoscritta il 3 giugno 2013, prevedeva che prima della fine dei lavori si sarebbero dovuti quantificare i danni alle coltivazioni e ai campi, in termini di minor produzione nelle aree interessate dai lavori, di maggiori costi per la risistemazione delle camere di risaia, (livellamento, concimazioni,ecc), e, in alcuni casi, a causa del riposo forzato dei terreni, laddove per i ritardi o per le condizioni agropedologiche dei terreni, non si è potuto metterli in coltivazione.
I primi incontri tra Snam e organizzazioni agricole (l’ultimo si è svolto il 1° luglio) hanno consentito di definire una traccia dell’accordo e degli indennizzi forfetari da corrispondere agli agricoltori. Ma poi tutto si è arenato, in attesa delle dovute autorizzazioni dalla direzione generale di Snam.
<Non vorremmo – evidenzia Confagricoltura – per smuovere Snam, intervenire con i legali o interessare le autorità provinciali>.Le aziende agricole interessate sono una sessatina. L’indennizzo stimato per ettaro si aggira attorno ai 4 mila euro.
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