Luca Mercalli, climatologo e presidente della Società di Meteorologia italiana, protagonista a Novara della due giorni dedicata al clima, organizzata da Acqua Novara.Vco. Prima un incontro nella sede principale di Via Triggiani – e in collegamento con quella di Verbania – poi il confronto con gli stakeholders del territorio e con gli studenti dell’istituto tecnico Omar. “La crisi climatica – sottolinea l’ad di Acqua Novara Vco, Daniele Barbone – chiama in causa anche il mondo imprenditoriale: concetti come economia circolare, sostenibilità ambientale e sociale animano sempre più la quotidianità e le strategie delle aziende e il bilancio di sostenibilità presentato da ANVCO nei mesi scorsi ne è la dimostrazione. Siamo dunque molto orgogliosi di aver avuto l’occasione, con Luca Mercalli, di mostrare il nostro impegno nel portare avanti informazione e formazione su questi temi”.
Luca Mercalli ha parlato di crisi climatica, deforestazione, inquinamento dell’acqua e dell’aria, contaminazione del cibo, consumo del suolo, finanziamenti alle energie fossili inquinanti, mancanza di forti investimenti sulle energie alternative.
Al tema del cambiamento climatico si intreccia lo sfruttamento del territorio, frutto di un’antropizzazione spesso incontrollata. “Si è costituito troppo anche nelle vicinanze dei corsi d’acqua, sottraendo loro i vitali spazi di espansione – ha sottolineato Mercalli – così da aumentare esponenzialmente rischi e danni a un territorio già vulnerabile. L’uso plurimo di acqua potabile e la raccolta domestica di acqua piovana sono gesti concreti di sostenibilità, mitigazione e resilienza. Consumare meno e aumentare l’efficienza energetica delle abitazioni è una cura d’urto di tutti, per tutti”. E ai giovani d’oggi dice: “Lo spazio di manovra per evitare di avere un pianeta invivibile è ormai ridottissimo, si parla al massimo di una decina d’anni. In attesa delle vostre azioni, quando sarete adulti – e che arriverebbero però troppo tardi – avete due grandi responsabilità ora. La prima è dimostrare con i fatti di impegnarvi nei confronti della crisi ambientale e dunque compiere gesti alla vostra portata: ridurre la quantità di rifiuti, ridurre lo spreco energetico, consumare meno carne, non usare l’aereo, usare i mezzi pubblici o la bicicletta per muoversi, tutte azioni che abbassano l’impatto del singolo cittadino nei confronti del clima. La seconda è lavorare nei confronti degli adulti per convincerli ad agire nella loro vita quotidiana, affinché le scelte fondamentali del mondo economico-produttivo-politico di oggi siano quelle corrette per evitare di condannare voi, giovani generazioni, a subire i danni che si stanno profilando con questo tipo di modello di sviluppo”.
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