Il Piemonte del vino si presenta al mondo. Prima tappa il Vinitaly (22-25 marzo), poi a Expo: «Per l’esposizione internaizonale – dice Giorgio Ferrero, assessore regionale all’agricoltura – abbiamo concluso l’accordo e saremo presente proprio nel padiglione di Vinitaly». Tutti gli occhi, per ora, sono concentrati sull’appuntamento di Verona dove il Piemonte parlerà a voce alta sia per la presenza dei suoi viticoltori sia per i risultati: «L’export – aggiunge Ferrero – conferma la tendenza positiva, con 1,04 miliardi di euro (+4%) sui mercati esteri, una percentuale più alta di quella nazionale». La partecipazione piemontese è definita «la carica dei 600» (circa il 14% del totale degli espositori) e tutti insieme occuperanno il padiglione 10. Dalle Langhe, Roero, Monferrato e Alto Piemonte alle rive dell’Adige la presenza dei piemontesi è finanziata dalla Regione attraverso i fondi di promozione del Programma di sviluppo rurale, Unioncamere Piemonte e il Consorzio Piemonte Land of perfection. Ferruccio Dardanello, presidente Uniocamere: «Nonostante la riduzione del diritto annuale abbia costretto il sistema camerale a cancellare numerose iniziative, abbiamo voluto dare continuità alla presenza delle aziende piemontesi». Giorgio Bosticco, presidente di Piemonte Land of Perfection: «Il Piemonte rappresenta il 6% dell’intera produzione di vino nazionale e ne esporta il 20% del totale: dati che ci fanno capire l’importante lavoro compiuto dai nostri produttori».
Molti gli eventi, gli incontri. Domenica 22, alle 13, ci sarà anche il presidente della Regione, Sergio Chiamparino, a presentare «Le emozioni della barbera d’Asti raccontate al mondo».
Per la medaglia Cangrande, conferita dalla Fiera di Verona ai benemeriti della vitivinicoltura segnalati dalle Regioni, il designato per il Piemonte è Maria Teresa Mascarello di Barolo (foto) piccola produttrice di grandi vini. Con questascelta si è voluto anche premiare e ricordare idealmente le donne che storicamente sono sempre state l’anello forte del mondo contadino.
Vino, rosso e arte. Un trinomio che è stato interpretato in «Sport in wines», dipinti realizzati su temi sportivi con colori estratti dal vino.
Nella Cittadella della gastronomia ci sarà il ristorante «Piemonte a 4 mani» (area H) con i piatti degli chef piemontesi stxellati (Davide Palluda dell’Enoteca di Canale, Maurilio Garola della Ciau del Tornavento di Treiso).
Religione e devozione. Omaggio a San Giovanni Bosco, il santo contadino e vignaiolo nel bicentenario della nascita: sarà presentata la proposta di nomina del santo a protettore dei viticoltori, con Giuseppe Fassino, della Bottega del Vino di Moncucco promotrice della nomina. Ancora: Degustazione guidata per non vedenti, ipovedenti e persone affette da sordità. La presentazione di questo evento è stata ffidata a Piera Genta, vicepresidnete Onav del Piemonte.
La partecipazione del Piemonte a Vinitaly è stata presentata al Centro Incontri della Regione Piemonte ed è stata ccordinata da Salvatore Vullo.
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