di Gianfranco Quaglia
Crisi climatica, ambiente, sostenibilità. Ancora: impegno e ampio sguardo per il mondo dell’agroalimentare e l’ecologia. In altre parole: Francesco è stato un Papa che non ha mai disgiunto il suo papato da un’attenzione per chi opera nei campi e produce il sostentamento delle popolazioni, senza mai dimenticare che la Terra è un bene comune. Da preservare, senza violare con manipolazioni, noncuranza o tecniche che mettono a repentaglio la sopravvivenza stessa del pianeta.
Lo sa bene Carlin Petrini, con il quale Francesco aveva cementato e sviluppato un rapporto sintonico molto particolare e intenso. D’altronde le radici del Pontefice argentino scomparso la mattina di Pasquetta affondano in un storia che parte dal mondo contadino, a cominciare dal nonno piemontese. E di Francesco, il fondatore di Slow Food, dice: “Era figlio di saggezza contadina, un testone piemontese che lottava per l’ambiente e non si è risparmiato fino all’ultimo”.
“Le sue encicliche, “Laudato si’”, e “Fratelli tutti” – afferma Ettore Prandini, presidente Coldiretti – hanno rappresentato un’ispirazione per la costruzione di politiche di salvaguardia dell’agricoltura familiare, di rispetto per la terra e di promozione di modelli di welfare rurale”. E il segretario generale Roberto Gesmundo: “Ci ha fatto capire l’importanza di non lasciare indietro nessuno, senza dubbio un messaggio centrale per la vita della nostra organizzazione e degli agricoltori italiani. Ma soprattutto un messaggero di pace in un periodo di grandi conflitti. ‘Dobbiamo disarmare le parole, per disarmare le menti e disarmare la Terra’ è stato il suo ultimo grido politico e il suo più grande insegnamento e testamento che oggi più che mai ci auguriamo per il bene di tutti. Perdiamo una figura di grande spessore etico, morale, politico e sociale”.
Confagricoltura, con il suo presidente Massimiliano Giansanti: “Impossibile dimenticare l’Enciclica ‘Laudato Si’ con la quale il Santo Padre ha richiamato con forza l’importanza di un’agricoltura sostenibile e del rispetto per la terra, sottolineando il valore del cibo come bene primario e diritto universale. Le sue parole sulla necessità di garantire sicurezza alimentare per tutti, nel rispetto dell’ambiente e della dignità del lavoro agricolo, resteranno per noi guida e ispirazione, Inscalfibile anche il ricordo della nostra Onlus-Senior l’Età della Saggezza, nel 2022, per il progetto ‘Il cortile dei bambini’ e la partecipazione della Confagricoltura all’iniziativa ‘Together-Raduno del Popolo di Dio’, in Piazza San Pietro, a pochi giorni dall’apertura della sedicesima assemblea generale ordinaria del Sinodo dei vescovi, nell’ottobre 2023. L’invito di Sua Santità alla consapevolezza e cura della biodiversità, a vantaggio dei più piccoli e dell’intera comunità, continuerà a motivarci nel nostro lavoro quotidiano”.
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