“Le bufale nel piatto, come comunicare il buon cibo”. Questa volta il tema riguarda i giornalisti che per informare con correttezza devono disporre di strumenti giusti e appropriati. Attraverso la conoscenza e la formazione. ecco perché l’Ordine dei Giornalisti del Piemonte e Coldiretti Piemonte hanno organizzato, lunedì 9 aprile 2018, il corso di formazione dal titolo al Circolo della Stampa a Palazzo Ceriana Mayneri, in corso Stati Uniti 27 a Torino.
Relatori del corso (che prevede i crediti formativi per i giornalisti e moderato da Gianfranco Quaglia, presidente del Consiglio di Disciplina dell’Ordine dei Giornalisti e direttore di Agromagazine) Gian Carlo Caselli, presidente del comitato scientifico dell’Osservatorio sulla Criminalità nell’Agricoltura e sul Sistema Agroalimentare, Giorgio Calabrese, nutrizionista e presidente del Comitato Sicurezza Alimentare del Ministero della Salute; Rolando Manfredini responsabile area Sicurezza Alimentare Coldiretti e Maria Caramelli Direttore dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta.
L’incontro, aperto dai saluti del Delegato Confederale Bruno Rivarossa e del Presidente dell’Ordine dei Giornalisti del Piemonte Alberto Sinigaglia, vuole inquadrare il fenomeno dell’Italian Sounding, delle agromafie, dell’etichettatura, delle sofisticazioni alimentari e delle fake news che circolano, soprattutto in rete, spingendo a comportamenti insensati. Tematiche su cui Coldiretti, insieme all’Osservatorio, sta lavorando da tempo, portando avanti importanti battaglie a tutela del Made in Italy e a garanzia della salute dei consumatori. In questa direzione anche la petizione #stopcibofalso che Coldiretti e Fondazione Campagna Amica hanno avviato per chiedere al Parlamento Europeo che i consumatori abbiamo la possibilità di conoscere da dove arriva il cibo che portano in tavola.
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