L’azalea simbolo tipico della Festa della mamma distribuita nelle piazze italiane dall’Associazione Italiana per la Ricerca sul Cancro.
Azalee Made in Italy grazie all’accordo stipulato da Coldiretti con AIRC: le piante provengono, infatti, da un ciclo produttivo tutto italiano, di almeno un anno, e “Firmato Agricoltori Italiani” (FAI), come sottolinea Roberto Moncalvo presidente di Coldiretti, ad Expo nel padiglione Coldiretti.
E’ un progetto che, ispirato ai valori di Coldiretti, sposa una nobile causa per AIRC, fa crescere le piccole realtà e gradualmente il territorio, apportando innovazioni, idee fresche e nuovi propositi per gli imprenditori e le loro famiglie.
“Un orgoglio per il Piemonte poiché le aziende coinvolte in questo progetto di filiera sono del distretto florovivaistico del Lago Maggiore. Sostenere un così importante progetto con le piante Made in Piemonte è un ulteriore segnale di quanto Coldiretti sia davvero una forza sociale”, ha commentato Delia Revelli presidente di Coldiretti Piemonte.
Il distretto floricolo del Lago Maggiore conta oltre 200 aziende su una superficie di 450 ettari, di cui 335 coltivati a pieno campo e la restante parte costituita da strutture protette come tunnel caldi e freddi, ombrai e serre. Annovera oltre 600 addetti per le produzioni di azalee, camelie e rododendri.
“Il progetto, nato da due anni, mira a produrre 100 mila piante in sei anni e vuole far crescere il territorio, su cui si sviluppa il distretto floricolo, al fine di dare nuove possibilità alle aziende del settore. – ha affermato Antonio De Concilio direttore di Coldiretti Piemonte – Serve ancora molta energia per portare avanti l’attività e lavoriamo per coinvolgere anche altre imprese florovivaistiche nella filiera”.
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