Langhe-Roero e Monferrato sono ufficialmente iscritti nella lista del Patrimonio mondiale dell’Umanità. Il ricnoscimento è arrivato dall’Unesco che ha decretato ufficialmente l’eccezionale valore universale dei paesaggi vitivinicoli piemontesi. Una decisione storica quella del Comitato per il Patrimonio Mondiale, riunito a Doha (Qatar). Si legge fra l’altro nella motivazione: <I paesaggi vinicoli di Langhe-Roero e Monferrato incarnano l’archetipo di paesaggio vitivinicolo europeo per la loro grande qualità estetica». Sergio Chiamparino, prsidente della regione Piemonte: «Il merito del risultato va a tutto il territorio di Langhe-Roero e Monferrato che ha saputo costruire e mantenere nel tempo un paesaggio culturale, legato al mondo del vino, eccezionale e unico nel suo valore ed espressione della altissima qualità della produzione vitivinicola della nostra regione. La proclamazione di oggi rappresenta un tassello fondamentale della strategia turistica complessiva dalle amministrazioni che si sono succedute alla guida della Regione Piemonte: ritengo che sia un punto di partenza e non di arrivo, perch é da questo momento in avanti che bisognerà lavorare per sfruttare al meglio, con progetti e idee innovative, il ritorno di questo riconoscimento”.
Alla seduta di Doha ha partecipato la delegazione italiana, composta dall’ambasciatore italiano a Doha, dai rappresentanti dei Ministeri per i Beni e le Attività Culturali e del Turismo, delle Politiche Agricole, Forestali e Alimentari e degli Enti che hanno promosso la candidatura: la Regione Piemonte, le Province di Alessandria, Asti e Cuneo, l’Associazione per il Patrimonio dei Paesaggi Vitivinicoli e il SiTI – Istituto Superiore sui Sistemi Territoriali per l’Innovazione (istituto di ricerca senza scopo di lucro, costituito da Politecnico di Torino e Compagnia di San Paolo, che ha partecipato attivamente alla stesura dei documenti tecnici utili alla presentazione ufficiale della candidatura).
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