Il progetto è ambizioso, non impossibile. La condotta di Slow Food Novara, presieduta da Antonella Bagnati, a pochi mesi dalla nascita, cammina a passo spedito. Già due iniziative di suceso (aperitivo con degustazione nelle cantine Cantalupo di Ghemme), corso sulla birra a Novara. E ora un obiettivo: fare del piatto simbolo di Novara, la <Paniscia>, un presidio Slow Food. Bagnati ci crede e con lei Paola Ruspa (Banca Popolare di Novara) tesoriere di Slow Food, Giorgio Albertinale, Gianpiero Cravero, lo chef del territorio, Laura Baiardi, Sergio Suardi. E’ stato ribadito durante la presentazione ufficiale. La presidente, originaria di Oleggio, lle spalle una lunga esperienza in Oriente: <Mi piacerebbe creare un collegamento tra il nostro territorio e l’Asia>. Paola Ruspa: <In un momento difficile epr l’economia Slow Food Novara rappresenta un attaccamento alle tradizioni, può essere un brand che ci permette di mettere in evidenza le risorse>. Cravero: <Dobbiamo valorizzare ciò che è attorno a noi, la biodiversità, all’estero Slow Food è un punto di riferimento>.
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