Li accudisce come fossero bambini. Con la cura e l’amore che una madre nutre per i suoi piccoli, dalla nascita sino allo svezzamento. La nursery di Sara è un recinto all’interno dell’azienda agricola di Oleggio (400 vacche da latte razza Frisona) che lei gestisce insieme con il padre e il fratello. Sara Baudo, 30 anni, nuova presidente di Coldiretti Novara e Verbano Cusio Ossola, appartiene alla larga schiera dei giovani che hanno preferito abbandonare la città e tornare alle origini, pur avendo possibilità di intraprendere una carriera diversa da quella agricola. Laureata in scienze politiche e relazioni internazionali alla Cattolica di Milano, con una tesi sulla nascita e lo sviluppo dell’Unione Europea, Sara non si sente affatto sminuita. Anzi, la metropoli la soffocava e qui, nella città del latte come è chiamata Oleggio (Novara) può esprimere tutta se stessa con una visione ampia, alimentata anche dal suo indirizzo di studi. Ma al tempo stesso si cala nella professione di allevatrice di vitelli. L’azienda Baudo è finalizzata al conferimento di latte destinato alla produzione di gorgonzola Dop della Igor di Cameri dei fratelli Leonardi.
Quella di Sara è una storia che fa bene al territorio e all’agricoltura. Quando Coldiretti l’ha chiamata per affidarle la presidenza, puinta do su una donna giovane, il padre le ha raccomandato: “Se accetti lo devi fare seriamente, andare tra i coltivatori, essere presente, dimostrare che l’incarico non è solo nominale ma attivo e reale”. Sara ha recepito il messaggio sino in fondo, ne ha fatto una “religione”: dai confini della Svizzera sino alla Lomellina (nel Verbano Cusio Ossola e nel Novarese) la presidente incontra allevatori, coltivatori, floricoltori, condividendo problemi e aspettative.
You must be logged in to post a comment Login