Gianduiotti, crema gianduia, praline, baci di dama, wafer, i nocciolini di Chivasso. E poi, la Nutella. Sarebbe necessaria un’enciclopedia per elencare tutte le possibilità gastronomiche che si ottengono con il prodotto di base, la nocciola. Ci hanno pensato Clara e Gigi Padovani, definiti la “coppia fondente” del food writing italiano, al loro attivo oltre venti libri di cultura agroalimentare. Questa volta si sono cimentati, appunto, nella “Enciclopedia della nocciola”, il primo grande libro dedicato alla produzione coricola (storia, cultura, cultivar, citazioni letterarie, proprietà nutrizionali, consigli per gli acquisti, con un menù di 50 piatti dall’antipasto al dolce). Gigi Padovani non ha bisogno di presentazioni: giornalista piemontese, molti anni a “La Stampa”, dove si è occupato di politica interna, è noto in Italia e all’estero per le sue ricerche enogastronomiche, tra cui un libro sulla Nutella e un altro sul Tiramisù. Con Clara, che si occupa della materia sotto i profili storico  e aneddotico, è promotore del cibo Made in Italy e in particolare della piemontesità a tavola. Questa volta la coppia si avvale anche di Irma Brizzi, dietologa dell’Università La Sapienza di Roma, degustatrice che ha ideato il primo market sulla nocciola, frutto con numerose proprietà salutari (protettori cardiovascolari, abbassano il colesterolo cattivo e sono ricche di vitamina E). 

I noccioleti in Italia si stanno ampliando a vista d’occhio, la richiesta dell’industria di trasformazione è forte. Il 2019 è stato un anno difficile, con tante emergenze, prima fra tutte la cimice asiatica.  Di questi problemi si è discusso nella quindicesima assise nazionale della Città della Nocciola, che si è svolta a Ucria (Messina), con gli amministratori dei comuni coricoli (circa 200) da tutta Italia: dalla Sicilia al Piemonte, alla Calabria, la Campania, il Lazio, l’Umbria, la Liguria. E il 7 e 8 dicembre ci sarà il Nocciola Day a Fico-Bologna.