La goccia d’acqua che fa la differenza

di Gianfranco Quaglia

Aretè nel greco antico significa virtù, eccellenza, tutto ciò che rende la vita umana degna di essere vissuta, ricca di significato ed esempio per gli altri. A questi concetti si ispira il progetto “Aretè-acqua in rete”, cofinanziato da Fondazione Cariplo, guidato dal Parco Lombardo Valle Ticino con una serie di partner tra cui l’Associazione Irrigazione Est Sesia, il Consorzio irriguo e di bonifica più grande d’Italia con oltre 25 mila soci. Al centro di questo impegno triennale (sino al 2022) l’acqua, in tutte le sue declinazioni. Una valorizzazione di questo patrimonio, il vero autentico oro blu che sta facendo la differenza negli assetti geo-politici del pianeta: da una goccia d’acqua dipendono infatti sopravvivenza, futuro, vita e morte della Terra stessa. Per l’acqua, come per le risorse energetiche, si combattono guerre, si conquistano territori. Il progetto intende esaltare il ruolo dell’acqua e dei suoi benefici, l’utilizzo virtuoso e parsimonioso di questo elemento fondamentale per l’incremento della biodiversità. Saranno valorizzate e recuperate aree umide, incrementate le superfici gestite a prato allagato, ripristinate le antiche marcite, cioè i prati invernali allagati per consentire una continuità della vegetazione anche durante la stagione fredda e di conseguenza più tagli di foraggio. Non solo: saranno promossi prati fioriti e tessere agroambientali (piccole macchie prative). Insomma, uno sforzo significativo volto a valorizzare una risorsa esistente, di cui la Pianura Padana è custode ma non sempre ce ne rendiamo conto. Si dà per scontato che aprendo il rubinetto l’acqua sgorghi quasi per magia e diritto, ci dimentichiamo che prima di tutto dobbiamo preservarla, coccolarla, non disprezzarla. 

 

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