La collina degli ulivi

di Gianfranco Quaglia

Centodiciotto ulivi che sorgono sulle colline attorno a Nizza Monferrato, nell’Astigiano, non passano inosservati. Tutti in fila, come un colpo di pennello nella tavolozza dei vigneti coltivati in questa terra di Barbera, patrimonio Unesco. Evi Volpato, titolare di agriturismi, li ha voluti per ricordare una tragedia mai sopita: il disastro di Linate dell’8 ottobre 2001, quando un aereo di linea della Scandinavian Airlines System si schiantò sulla pista contro un Cessna, entrambi in fase di decollo: 118 le vittime. Quegli alberi simbolo di pace s’identificano in quelle persone, italiane e straniere, tutte accomunate nello stesso tragico destino. Evi è una imprenditrice dotata di grande sensibilità, che in questi anni è sempre stata accanto con umiltà e amore ai familiari delle vittime, offrendo loro appoggio e sostegno morale con assoluta discrezione. Il disastro di Linate è una narrazione con una trama inattesa dovuta alla caparbietà dei parenti che sin dal primo istante non vollero abbandonarsi alla disperazione, trasformare quel dolore straziante colmando un vuoto che servisse ad altri: così nacque il Comitato 8 Ottobre, presieduto da Paolo Pettinaroli, padre di una delle vittime. Da quel desiderio di elaborazione del dolore è nato un punto di riferimento che si batte per la sicurezza dei voli, porta avanti istanze, organizza seminari di confronto a livello internazionale. A Paolo Pettinaroli scomparso qualche anno fa è stato dedicato un premio assegnato per il 2019 a Evi. C’erano molti parenti di quelle vittime all’inaugurazione e alla consegna, con Adele Scarani Pesapane, attuale presidente. Un’altra donna forte, discreta, determinata. Perse il marito nella tragedia. Non si è mai arresa, come Paolo. 

 

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