La Cina apre la via della seta e guarda al Vinitaly. Martelli: export da record

La Cina apre la via della seta e guarda al Vinitaly. Martelli: export da record

Vinitaly edizione n. 51, si apre domenica. Ma Verona è già capitale del mondo da sabato con l’anteprima OperaWine. Inaugurazione con Maurizio Martina, ministro delle Politiche Agricole; Phil Hogan, commissario europeo per l’Agricoltura; il sindaco Flavio Tosi, Roberto Yang, presidente e ad di 1919; Maurizio Danese, presidente di Veronafiere, Giovanni Mantovani, direttore generale Veronafiere. Occhi rivolti alla Cina che punta diritto verso Vinitaly e apre la “Via della seta” per il vino italiano. Questo il focus dell’evento. Del resto non solo la Cina, ma è tutto l’export a rappresentare la grande possibilità del Made in Italy. Come sottolinea Giuseppe Martelli, presidente del Comitato Vini delle Politiche Agricole: “Anche nel 2016 le esportazioni hanno raggiunto i 5,6 miliardi di euro con un incremento del 4,3% e i primi mesi del 2017 fanno sperare in una ulteriore lievitazione. Una crescita che vede protagonisti soprattutto gli spumanti con in testa il Prosecco che nel 2016 ha venduto mezzo miliardo di bottiglie. I vini doc solo nell’ultimo anno hanno fatto registrrare un incremnto di vendite del 7 per cento in volume”.

Non solo Cina. “I nostri principali clienti sono Gli Stati Uniti, primo mercato con un incremento di valore nel 2016 del 5,5% pari a 1,35 miliardi di euro e 3,3 milioni di ettolitri in volume. La Germania resta il nostro miglior cliente tra i Paesi europei con una crescita di +1,7% in valore e +0.5% in volume. I nostri vini piacciono sempre di più anche ai francesi (+15%) per un valore di 155 milioni. Insomma, non dobbiamo dimenticare che l’Italia è il primo produttore mondiale ma anche il primo esportatore, secondo in valore preceduto dalla Francia. Un comparto, il nostro, che vale oltre 15 miliardi di euro”.

Le ultime novità del Comitato Vini. “A livello piemontese la modifica del disciplinare di produzione della Docg Asti a cui il Comitato nazionale vini ha dato il via libera il 10 marzo permettendo l’inserimento di nuove tipologie con minore contenuto zuccherino, fino a extra-dry. Non dimentichiamo, per quanto riguarda Novara, i vent’anni del passaggio a Docg del Ghemme, con le celebrazioni al Minsitero Politiche Agricole”.

vinitaly2017

You must be logged in to post a comment Login